Pronto soccorso di Desio, quale futuro?
Sindacati fiduciosi dopo l’incontro con i vertici dell’Asst Brianza, ma la vicenda tiene banco.
Prove tecniche di soluzione. La situazione sul Pronto soccorso dell’ospedale continuerà ad essere monitorata, ma i primissimi segnali avuti dai sindacati dopo l’incontro di giovedì della scorsa settimana con la direzione generale dell’Asst Brianza sembrano essere incoraggianti. E’ stato questo l’esito del faccia a faccia con i vertici dell’Azienda socio sanitaria territoriale.
Pronto soccorso di Desio, quale futuro?
"E’ presto per dire che ci riteniamo soddisfatti, ma ci sono arrivate indicazioni confortanti e abbiamo apprezzato la disponibilità della dirigenza dell’Asst - commenta sul Giornale di Desio in edicola, Susanna Cellari della Cgil Funzione pubblica Monza Brianza - Aspettiamo fiduciosi confidando che alle buone intenzioni e alla disponibilità dei direttori seguano soluzioni".
Sotto la lente dei sindacati, come già dalla lettera inviata l’altra settimana alle istituzioni, c’è appunto la situazione del Pronto soccorso di Desio e del Pronto soccorso e del reparto di Chirurgia di Carate. Per quanto riguarda Desio, le carenze del personale medico, l’organizzazione e il monte ore dei turni.
Per l’Asst Brianza erano presenti il direttore generale Marco Trivelli, il direttore sanitario Giovanni Monza, il direttore amministrativo Roberta Labanca e il direttore Risorse umane Chiara Milliaccio.
"Sembra che non ci siano all’orizzonte scenari drastici - aggiunge Cellari - Del resto, il Pronto soccorso dell’ospedale di Desio ha un’importanza strategica e territoriale che non può essere minimamente messa in discussione, ma già da questa settimana vogliamo capirne di più attraverso un nuovo incontro con i vertici dell’Asst. Perché è evidente che la situazione deve però migliorare. In particolare, vogliamo capire in che tempi i dirigenti contano di concretizzare le soluzioni che hanno messo sul tavolo già per il breve periodo".
Il commento dell'ex vicesindaco
Intanto, sulle prospettive dell’ospedale cittadino è intervenuta anche l’ex vicesindaco ed ex senatrice Lucrezia Ricchiuti chiedendo un intervento del neo sindaco Simone Gargiulo: "Credo che un suo intervento sia necessario. Ci dica che azioni sta intraprendendo presso l’Asst Brianza affinché il Pronto soccorso possa fornire, senza disagi per gli utenti, i servizi previsti evitando lo sfruttamento lavorativo dei medici presenti - ha osservato in un post sui social - Noi brianzoli pretendiamo che la sanità lombarda sia di eccellenza non solo a chiacchiere, ma con i fatti: quello che noi utenti verifichiamo ogni giorno sono lunghissime attese per visite e analisi, attese interminabili al Pronto soccorso".
La testimonianza di un cittadino
E al riguardo, sulle lunghe code e attese è arrivata anche una testimonianza-denuncia da parte di un cittadino desiano che nei giorni scorsi attorno a mezzogiorno ha portato la moglie al Pronto soccorso. Un’attesa fino alle 3 di notte.
"Nonostante il duro lavoro degli operatori sanitari si formano code lunghissime - ha spiegato - C’è poco personale e un’organizzazione non ottimale che va ad aggiungersi a pochi controlli rispetto al problema Covid. Nessuno chiede il Green pass a chi entra, soprattutto agli accompagnatori, e nemmeno viene misurata la febbre. Il Comune deve farsi portavoce di questo disagio perché 15 ore di attesa per una visita urgente mi sembrano troppe. Anche perché c’è il rischio di creare problemi alla salute pubblica e favorire eventuali contagi".
Una testimonianza segnalata all’Azienda e all’ospedale e pubblicata anche sui social.
"Ci sta che nel mentre ci si trova al Pronto soccorso subentrino emergenze più gravi, ma bisognerebbe essere aggiornati da qualcuno che faccia un po’ il punto della situazione - ha raccontato il desiano al nostro giornale - Mia moglie ha avuto dei forti giramenti di testa ed è quasi svenuta. Ma è stata curata bene, il mio rammarico è legato alla poca informazione e alla gestione degli spazi, specie in questo momento di Covid".