Decisione

Prorogata l'accensione dei riscaldamenti

A Monza niente caloriferi negli uffici pubblici fino al 2 novembre

Prorogata l'accensione dei riscaldamenti
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Niente riscaldamento fino al 29 ottobre  2022. Date le condizioni climatiche e il problema del caro bollette, il sindaco di Monza Paolo Pilotto  ha deciso di firmare  l’ordinanza che riduce il periodo di esercizio degli impianti di riscaldamento, posticipandone ancora  l’accensione.

Le disposizioni nel dettaglio

“L’obiettivo primario è ridurre i consumi energetici – ha spiegato il sindaco Pilotto – con ogni azione possibile. Un’operazione di questo tipo, facilitata anche dal meteo favorevole, ci consente anche di diminuire le emissioni in atmosfera che già nei giorni scorsi raggiungevano livelli limite”.

Il provvedimento prevede di posticipare l’accensione degli impianti termici al 29 ottobre 2022 per tutte le abitazioni ad uso privato, gli uffici e le attività commerciali. Il limite massimo previsto per il riscaldamento di questa tipologia di stabili è di 19 gradi; per le attività industriali, invece, il limite massimo è di 17 gradi.

Per gli edifici pubblici, comprese le scuole del territorio l’accensione degli impianti è prorogata al 2 novembre, sempre con una temperatura massima di 19 gradi.

Possibile il passo indietro

Qualora, nelle prossime settimane, le temperature dovessero calare improvvisamente sarà possibile con un nuovo provvedimento anticipare di qualche giorno l’accensione.

Il provvedimento non si applica agli ospedali, alle cliniche, alle case di cura per minori o anziani e alle strutture protette. Sono esenti, inoltre, le scuole materne e gli asili nido, le piscine e le saune.

Inoltre una seconda ordinanza varata e valida fino al 31 marzo 2023 sarà finalizzata principalmente a contenere l’inquinamento atmosferico. La misura impone di mantenere chiuse tutte le porte di accesso al pubblico da parte degli esercizi commerciali ove siano in funzione impianti di riscaldamento.

Lo stesso provvedimento prevede che dopo 4 giorni consecutivi di superamento del limite giornaliero di PM10 pari a 50 mg/m3, sulla base della verifica effettuata da ARPA Lombardia, entrino in vigore le misure di primo livello, mentre dopo 10 giorni di superamento quelli di secondo livello.

La decisione è stata adottata in particolare viste le temperature registrate a Monza dalle stazioni meteorologiche, sensibilmente al di sopra della media stagionale.

Intanto si studia lo smart working

Intanto dato l'impatto degli aumenti in bolletta la Giunta Pilotto è alla ricerca di soluzioni di più ampio respiro improntate all’efficientamento energetico dei vetusti palazzi comunali. «Un discorso che non può più essere rimandato. Il costo dell’energia per il Comune passa da 3,3 milioni a 8 milioni e se contiamo anche gas e acqua da 7 milioni di euro si raggiungono i 15 - ha fatto presente il vicesindaco Egidio Longoni - Dobbiamo ancora trovare 4,5 milioni di euro dopo la variazione di Bilancio da 2,6 milioni di euro già fatta entro la fine dell’anno e quello che dispiace che questi saranno soldi “persi” che useremo per coprire le speculazioni e che non potremo quindi usare per altri interventi. Bisogna al più presto efficientare gli edifici per risparmiare». Se - infatti - il sindaco Paolo Pilotto conferma che «non si interromperanno i servizi», al tempo stesso non nasconde che si stanno studiando soluzioni di risparmio, a cominciare dallo smart working per i dipendenti comunali. «A Milano è stato introdotto, anche se ai sindacati non è piaciuto, valuteremo anche quest’opzione, ma deve darci un risparmio tangibile e la possibilità di spegnere il riscaldamento di un intero palazzo, quindi si sta vagliando l’ipotesi di uno smart working a settori, ma è solo una delle idee in corso di valutazione».

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