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Psichiatri da tutta Europa in visita al Corberi di Limbiate

Ieri mattina, giovedì, il meeting «Disabilità intellettiva e Autismo» organizzato da Eamhid con Asst Brianza

Psichiatri da tutta Europa in visita al Corberi di Limbiate
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Psichiatri da tutta Europa in visita al Corberi di Limbiate. Ieri mattina, giovedì, il meeting «Disabilità intellettiva e Autismo» organizzato da Eamhid con Asst Brianza

Visita al presidio di Limbiate

Un gruppo di psichiatri provenienti da tutta Europa ha visitato le strutture residenziali Rsd Beato Papa Giovanni XXIII, il presidio Corberi e i padiglioni «storici» dell’ex ospedale psichiatrico Antonini di Limbiate.

Il meeting

Il meeting è stato organizzato nell’ambito di due giornate internazionali di studio sul tema «Disabilità intellettiva e Autismo. Dall’alienazione alla cura personalizzata» promossa da Eamhid (Associazione Europea per la Salute Mentale nella Disabilità Intellettiva) con la collaborazione del Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze di Asst Brianza e Università Bicocca. L’obiettivo è stato di creare uno scambio reciproco tra professionisti volto ad accrescere le competenze di cura delle persone con disabilità.

La Rsd Beato Papa Giovanni XXIII

Ieri mattina, giovedì, il dottor Sergio Terrevazzi, direttore della Rsd Beato Papa Giovanni XXIII che conta 60 ospiti, ha illustrato le modalità organizzative di ambito sanitario, le principali caratteristiche delle persone ricoverate e i percorsi di cura e di assistenza. E’ poi seguito un momento di confronto tra i membri di Eamhid, gli operatori sanitari della struttura, il direttore sociosanitario di Asst Brianza Antonino Zagari e il sindaco Antonio Romeo.

"Riscoprire i volti di queste persone"

Lo psichiatra Jacopo Santambrogio lavora da 4 anni con i disabili del presidio di Mombello:

«Il nostro intento è quello di riscoprire, come direbbe Basaglia, i volti di queste persone, attraverso un’accurata storia, l’analisi delle cartelle cliniche, i racconti di operatori e famigliari. Con il metodo multidisciplinare, cerchiamo di portare avanti progetti individuali per le persone con disabilità. La speranza è riuscire a implementare offerte e opportunità per i nostri pazienti»

Il manicomio di Mombello

ex ospedale Psichiatrico di Mombello

Limbiate ha ospitato nella frazione di Mombello a partire dal 1865 fino al 1999 un ospedale psichiatrico che negli anni Trenta del Novecento prese il nome di Giuseppe Antonini, importante direttore della struttura. Noto al pubblico come il «manicomio di Mombello», è arrivato ad essere uno tra i più grandi d’Italia, con oltre 2 mila pazienti.

Nel 1978, nonostante l’entrata in vigore della Legge Basaglia che decretava la chiusura dei manicomi (legge 180 del 1978), continuò a operare per altri vent’anni. A Mombello hanno lavorato tutti i luminari della psichiatria milanese.

Una struttura per fanciulli

Nel 1962, all’interno del complesso psichiatrico, è stato aperto il Presidio Corberi, un centro di cura e riabilitazione per la neuropsichiatria infantile. La struttura porta il nome di un altro famoso psichiatra, Giuseppe Corberi, che negli anni Venti e Trenta del Novecento è stato direttore del reparto fanciulli del Manicomio. Il presidio nasce su un’idea lungimirante di quel tempo, quella di separare in una Struttura ad hoc i fanciulli con disabilità intellettiva, autismo, problematiche psichiatriche e comportamentali che risiedevano nel padiglione “fanciulli” all’interno del Manicomio Antonini.

Unica in Lombardia per lungodegenti con handicap

Il Presidio riabilitativo Corberi – che fa parte dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (Asst) Brianza - rappresenta l’unica struttura residenziale pubblica per lungodegenti operante nella regione Lombardia a favore di gravi portatori di handicap neuropsichici.  Il Corberi oggi vede la presenza di un unico edificio, il “Montessori”, articolato come un cluster center per persone con disabilità, ovvero in 5 gruppi-appartamento a diversi livelli assistenziali e di cura.

Il presidio Corberi

Al Presidio Corberi sono seguiti 60 ospiti adulti di età media 58 anni con multiple comorbidità internistiche (72%) anche legate all’età ed ulteriormente complicate dalla patologia di base, che rende più complesso l’iter diagnostico, sia per i deficit nella comunicazione (generale e dei propri sintomi), sia per la frequente oppositività alle procedure diagnostiche. Al Presidio Corberi lavorano 14 infermieri, 57 operatori socio-sanitari, 3 medici di medicina generale, 14 educatori.

La Rsd Beato Papa Giovanni XXIII

La Residenza Sanitaria Disabili (Rsd) Beato Papa Giovanni XXIII è nata, invece, nel 2004 nel contesto della struttura del padiglione manicomiale “Casa Alpha”. Attualmente vede la presenza di 60 ospiti ed è accreditata con il Sistema Sanitario Regionale. Vi operano 1 medico–Direttore Sanitario, 1 psichiatra, 7 infermieri, 28 operatori socio-sanitari di ASST Brianza e 6 psicologhe, 14 operatori socio sanitari, 14 educatori, 2 animatori, 4 fisioterapisti della Cooperativa Elleuno. Le due Strutture, insieme agli ambulatori di Odontoiatria speciale di Limbiate e Carate e al Centro diurno disabili di Usmate, compongono la Struttura Complessa Disabilità diretta dal dottor Sergio Terrevazzi.

La ricerca di Asst Brianza

Da uno studio di ricerca svolto negli anni 2022-2023 presso la Struttura Complessa Disabilità di Asst Brianza, in particolare Presidio Corberi e RSD beato Papa Giovanni XXIII, (Santambrogio et al., 2023) pubblicato sulla rivista “Journal of Intellectual Disability Research” è emersa una elevata prevalenza di disturbi psichiatrici in comorbidità con la condizione di base di Disabilità intellettiva negli ospiti delle due Strutture (tra cui: autismo 61%; psicosi 38%).

Percorsi di cura

La complessità internistica e psichiatrica dei pazienti del Corberi ha posto in questi anni numerosi
interrogativi sui percorsi di cura possibili e sugli obiettivi degli stessi che hanno portato a elaborare gli attuali modelli di cura, centrati sulla persona che vedono convergere più figure professionali allo scopo di migliorare la qualità di vita dell’ospite.

 

 

 

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