Punizioni scolastiche la contro-proposta di Educazione Diffusa VIDEO

"Da quando il gruppo è diventato attivo su Facebook, molti genitori ci mandano segnalazioni di punizioni che i loro figli subiscono nelle scuole di Monza"

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Punizioni scolastiche la contro-proposta di Educazione Diffusa.

Un Reading molto particolare

È andando in scena giovedì un Reading molto particolare. Palcoscenico dell’iniziativa: l’Arci Scuotivento di Monza. Protagonista: Educazione Diffusa - di cui avevamo già parlato in occasione della “Marcia Degli Asini”. 

Punizioni scolastiche
Franscesca Pennati durante il reading

L’evento era incentrato sulle punizioni scolastiche. Anna Sicilia, amministratrice del gruppo Facebook “Educazione Diffusa Monzese” e Francesca Pennati hanno letto alcune testimonianze.

Nel video, Anna Sicilia legge due testimonianze molto particolari.

Il professor Mottana

L’idea di “Educazione Diffusa” nasce dai libri scritti dal professor Paolo Mottana, docente di filosofia dell’educazione presso l’università di Milano-Bicocca.

Il professore era presente al Reading. Nel suo discorso, ha spiegato come le punizioni siano “fisiologiche di un sistema scolastico oppressivo e contenitivo”.

Il progetto, però, non si ferma qui. Il gruppo ha previsto alcuni incontri per la prossima primavera. Questi saranno aperti a insegnanti e dirigenti scolastici. Verranno organizzate attività sul territorio, coinvolgendo realtà pubbliche e private. L'obiettivo è quello di creare squadre di ragazzi che si muovano per le strade di Monza, sotto la guida di un mentore, per raggiungere i luoghi più disparati in grado di offrire esperienze formative diverse.

L’associazione

Due avvocati Monzesi, i cui figli sono stati vittime di punizioni scolastiche, con Educazione Diffusa, stanno creando un’associazione per la tutela dei genitori e dei bambini. In questo modo verrà fornita assistenza alle famiglie bisognose - anche dal punto di vista legale - in maniera del tutto gratuita.

Le intervista a Anna Sicilia e Francesca Pennati

Di seguito le interviste alle due mamme che hanno prestato il proprio viso e la propria voce all’iniziativa.

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