Raffica di furti in casa, i residenti fanno le ronde
Il quartiere Triante di Monza è stato preso di mira da questa banda di professionisti: almeno 20 i colpi

Non sono ragazzini, né ladruncoli improvvisati, ma la sensazione è che ci sia una banda di professionisti organizzata dietro la raffica di furti che sta terrorizzando il quartiere Triante a Monza nelle ultime settimane (come spiegato anche nel servizio realizzato per Telecity, che si può rivedere qui).
Come agiscono i ladri
Sono agili come acrobati, sanno arrampicarsi ai piani alti e scavalcare recinzioni velocemente e sono armati di tecnologie, come i disturbatori di frequenze, i cosiddetti jammer «capaci di mettere in crisi anche la Polizia nelle comunicazioni per assicurarsi la fuga indisturbata», spiega un residente.
Una situazione che ha spinto alcuni condomini di via Valcava a organizzare delle vere e proprie ronde notturne per presidiare il territorio.
In appena otto giorni sono stati svaligiati sette appartamenti solo nel complesso di via Valcava 20, mentre nell’intera zona (tra via Monte Bianco, via Bisbino, via Monte Amiata e Pizzagalli) i colpi stimati sono almeno una ventina. Le incursioni avvengono quasi sempre di notte, tra l’una e le quattro, soprattutto nei weekend. Prima del blitz, i malviventi compiono sopralluoghi nel pomeriggio, fotografano ingressi e giardini e scelgono gli obiettivi. «Abbiamo visto in auto una persona sospetta che scattava foto – prosegue il residente – Parlava arabo, come erano stranieri i ladri che una signora del palazzo si è trovata di fronte, sul balcone accanto al suo. Ne abbiamo visti almeno cinque: quattro in azione e uno che aspettava in auto. Sono riusciti a scappare, ma il sospetto è che siano anche di più», continua un condomino.
Il racconto dell'avvocato
«Ai cornicioni dei balconi arrivano con un arpione che viene lanciato. Si agganciano al primo cornicione, poi da lì, se non si fermano al primo piano, lo lanciano e salgono. Finora, da quello che mi è noto, sono arrivati al terzo piano, ma con questa tecnica possono arrivare anche al settimo. Sono esperti, agili fisicamente, veri acrobati», spiega l’avvocato Lorenzo Petrosillo, condomino e una delle voci più attive nella protesta. La scena che descrive è inquietante: uomini che scavalcano recinzioni appuntite «in un attimo, velocissimi», che si muovono sfruttando la penombra dei giardini e che non esitano a smontare i lampioni pur di agire indisturbati. «Quello che fa rabbia è che ci sbeffeggiano perché si sentono impuniti, tanto se li prendono sanno che sono subito liberi. E noi abbiamo paura all’idea di andare in vacanza...», ha chiosato Petrosillo, che si è rivolto alla Lega.
"Signora guardi che torniamo"
Il loro modus operandi è tanto semplice quanto pericoloso. In alcuni casi, nonostante l’allarme scattato, hanno tentato comunque il furto. Un episodio in particolare ha gelato il sangue: «Una signora li ha visti da vicino e loro, con un ghigno beffardo, le hanno detto: “Adesso ce ne andiamo, ma torneremo”».
Quando intervengono le forze dell’ordine, i ladri si dileguano con la stessa rapidità con cui sono entrati. La paura ora è per agosto, quando il quartiere si svuoterà: «Adesso alcune famiglie sono già via, ma tra poco sarà deserto. Temiamo che colpiranno ancora più indisturbati». Di fronte a un’insicurezza crescente, i cittadini si sono organizzati da soli. Da tredici notti pattugliano la zona, con torce e walkie-talkie, coadiuvati da una guardia giurata. «All’inizio ero da solo, poi siamo diventati quattro o cinque. Adesso siamo in sei, e un’altra trentina di condomini ci supportano dai balconi», racconta uno degli organizzatori. «Non siamo le forze dell’ordine, stiamo solo tamponando l’emergenza, ma i ladri devono essere fermati. Ci appelliamo alla polizia e ai carabinieri perché li prendano». Le ronde hanno già ottenuto qualche risultato: «Una volta ci hanno visti e sono scappati oltre la recinzione con agilità. Le ultime due notti non si sono fatti vivi, ma sappiamo che hanno tentato anche durante i nostri giri. Non possiamo andare avanti così a lungo».
I cittadini pattugliano
Il fenomeno non è isolato: anche in via Valcava 15 i residenti hanno iniziato a organizzare ronde, dopo i primi colpi. «Io abito qui dal 2013 – aggiunge un’altra residente –. Avevo saputo di un furto tanti anni fa, ma mai una situazione così grave. È qualcosa di mai visto».
La tensione è alta, e il tema è arrivato sul tavolo politico. Sul posto si è presentato un presidio della Lega con la segretaria cittadina Roberta Gremignani, il consigliere comunale Simone Villa e l’ex assessore alla Sicurezza Federico Arena. «La situazione è fuori controllo – ha dichiarato Arena –Non si tratta di furti sporadici, ma di una vera emergenza. L’insicurezza mina la vita delle persone. Chiediamo alla Giunta di affrontare il problema, invece di minimizzarlo: la Polizia Locale è impegnata a fare cassa con le multe, mentre qui la gente vive nell’ansia».