Reclusi in casa per colpa del mercato, arriva l'ordinanza
Risolto il problema di area Cambiaghi. Il sindaco ha "sbloccato" la situazione dopo le proteste dei residenti
Reclusi in casa (o fuori casa, dipende dai punti di vista) per colpa del mercato. Accade a Monza, dopo la sistemazione di area Cambiaghi.
Chiusi in casa durante il mercato
A denunciare la situazione ai limiti dell’assurdo è stata la consigliera comunale Martina Sassoli (Gruppo Misto). «A Monza l’anno parte con il botto. Una sessantina di famiglie recluse in casa (o costrette fuori casa)», ha tuonato.
Subito è arrivata però la soluzione.
Con il nuovo assetto viabilistico che impedisce il transito in alcune strade del centro storico il sabato per via del mercato sulla «nuova» area Cambiaghi, i residenti di Spalto Piodo si sono trovati costretti a non uscire di casa… o ad andare a piedi.
«Il nuovo assessore alla Viabilità Irene Zappalà non si è accorta che i residenti di Spalto Piodo non potranno più accedere alla propria residenza con la propria auto dalle 6 alle 17 - ha affondato Sassoli - Bastava semplicemente rimettere il doppio senso di marcia sulla stessa spalto Piodo, già Ztl da svariati anni, oppure modificare l’attuale assetto degli stalli mercatali per consentire a tutti (mezzi di soccorso compresi) di poter raggiungere le abitazioni. Che sia una dimenticanza? In ogni caso per dirla alla Checco Zalone, viene da domandarsi se questi siano del mestiere. O anche solo se siano di Monza».
La risoluzione del problema e gli altri interventi
In realtà, raccolte le segnalazioni dei residenti, già venerdì 3 gennaio 2025 un’ordinanza ha risolto la situazione. «La viabilità aveva già elementi di criticità prima del riassetto del mercato in area Cambiaghi che si sono acutizzati con la nuova disposizione, ma ora li abbiamo risolti per sempre prevedendo il sabato il senso unico alternato negli orari del mercato così da risolvere la situazione», ha detto Zappalà.
Intanto l’assessora sta lavorando anche per aumentare il livello di accessibilità pedonale nella città di Monza. Si tratta dell’avvio del Piano di abbattimento delle barriere architettoniche (il cosiddetto Peba di cui Monza è ancora sprovvista).
La Giunta Pilotto ha stanziato i primi 140mila euro per intervenire su strade e marciapiedi per rendere la città a misura di tutti: dalle persone con disabilità agli anziani e ai passeggini per i più piccoli. Per farlo però serve capire le priorità di intervento.
Una mappa per l'accessibilità
«Il progetto approvato - precisa Zappalà - vuole stilare la mappatura delle aree a più alta priorità di intervento per l’eliminazione delle barriere architettoniche (per criticità come ad esempio dimensione insufficiente dei percorsi pedonali, dislivello eccessivo fra zone adiacenti, restringimenti e elementi di intralcio). Iniziamo però anche a stanziare i primi fondi per intervenire».
Gli interventi riguarderanno passerelle pedonali in varie zone della città, la creazione di rampe e pianerottoli di sosta, manutenzione straordinaria sulle pavimentazioni, con la fresatura del manto stradale, la posa di nuovi strati di finitura, e l'eventuale sostituzione o messa in quota di chiusini. A questo si aggiunge il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, lavori sulle colonnine parapedonali e sulle barriere di sicurezza. La manutenzione sarà eseguita da imprese qualificate, anche in orari straordinari, garantendo interventi rapidi e mirati. Il prossimo passo sarà valutare l’accessibilità di tutti gli edifici pubblici di proprietà dell’ente (che avverrà in una successiva fase di approfondimento). L’incarico è stato affidato alla società partecipata Monza Mobilità.