Regala 20mila euro al Comune per l'ultimo desiderio dello zio don
L'offerta della nipote di don Giovanni Reccagni, per decenni a Brugherio, ma che aveva chiesto di essere seppellito nel suo paese natale, nel Bresciano
Ha lasciato il segno a Brugherio dove ha svolto la sua missione di sacerdote per cinquat'anni. Ma il suo cuore era rimasto sempre alla "sua" terra bresciana e così per esaudire il suo desiderio di essere sepolto lì, la nipote ha donato 20mila euro al Comune
Dona 20mila euro per esaudire l'ultimo desiderio dello zio sacerdote
La storia di don Giovanni Reccagni, scomparso nel 2020 a 90 anni, resterà per sempre legata a Brugherio dove arrivò nel 1965, ma il suo ultimo desiderio è stato quello di riposare assieme ai parroci di Urago d’Oglio, il suo paese natale nella Bassa Bresciana e a cui era sempre rimasto legato. Un’ultima volontà che diventerà realtà grazie alla sensibilità del Comune e alla generosa donazione della nipote Maria Rosa, che ha contribuito a realizzare i lavori di riqualificazione dell’area del cimitero dedicata ai parroci.
«Mio zio si è sempre sentito in debito con la parrocchia che, quando era chierico, gli aveva concesso una stanza dove poteva dormire», ha raccontato la nipote che negli ultimi anni aveva assistito lo zio sacerdote.
Ordinato nel 1963, due anni dopo era stato trasferito a Brugherio dove ha lasciato davvero il segno: docente alla Fondazione Clerici, assistente spirituale delle associazioni e molto vicino al mondo della terza età, era diventato il punto di riferimento spirituale e umano della parrocchia di San Bartolomeo, apprezzato dai cittadini e dai colleghi sacerdoti. Un pezzo di cuore però era rimasto a casa: a Urago assieme alla famiglia e alla chiesa «a cui diceva sempre di dovere ancora l’affitto, tanto che dopo la sua scomparsa aveva indirizzato a questa parte del suo lascito».
La realizzazione del sogno
A settembre Maria Rosa ha donato 20mila euro al Comune di Urago d'Oglio con l’obiettivo di finanziare parte dei lavori per la riqualificazione dell’area dedicata ai parroci bisognosa di un restyling e dove il sacerdote, che ora riposa assieme ai famigliari, verrà traslato non appena saranno conclusi i lavori. «Una volontà che aveva espresso più volte prima di spegnersi e che ora finalmente potrà essere realizzata grazie alla sensibilità di questa Amministrazione». I lavori, cominciati da tempo, sono in dirittura d’arrivo.