Bernareggio

«Regia Immobiliare», pace fatta col Comune

Il privato potrà portare a termine il piano d’intervento e l’Amministrazione evita una causa da oltre 2.5 milioni di euro.

«Regia Immobiliare», pace fatta col Comune
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Dopo quasi quindici anni di polemiche e battaglie legali, il contenzioso tra il Comune e la «Regia Immobiliare» volge finalmente al termine.

«Regia Immobiliare», pace fatta col Comune

E a vincere saranno davvero tutti: il privato, che potrà portare a termine il proprio piano d’intervento e l’Amministrazione pubblica, che dunque schiva una causa da oltre 2.5 milioni di euro. Ma anche il territorio, visto che con la rimodulazione del progetto edilizio il corridoio ecologico di Villanova è salvo. Il via libera (quasi) definitivo è arrivato in settimana da parte del Consiglio comunale, che ha finalmente approvato all’unanimità la tanto attesa variante al Pgt.

Per comprendere la situazione occorre però fare un passo indietro e più precisamente al 2008, quando la società «Regia Immobiliare» ottenne i permessi di realizzare un polo residenziale e commerciale incastonato tra via della Madonnina, via del Commercio e via Pellico, in località Villanova, denominato «Acero Rosso». La proprietà realizzò un supermercato («MD Discount») e il primo lotto dei lavori (il cosiddetto «Caleido»), ma la faccenda si complicò non poco quando tentò di partire con l’edificazione delle villette. Già, perché all’interno del progetto venne segnalato anche un parcheggio le cui pertinenze sarebbero rimaste comprese all’interno di un corridoio ecologico, ovvero verde protetto non edificabile. Da qui l’avvio di una lunghissima battaglia legale in cui non sono mancati corsi e ricorsi in Tribunale, sentenze e ribaltamenti e ben due cause aperte: una del valore di 200mila euro (stralciata successivamente), l’altra, ben più onerosa, da 2.5 milioni. Un braccio di ferro durato fino al 2020, quando la «Regia» e il Comune erano riusciti a raggiungere un accordo stragiudiziale che, a ben guardare, pare aver accontentato davvero tutti.

Intervento rimodulato

L’azienda potrà dunque portare a termine il proprio intervento, che però nel frattempo è stato rimodulato in alcune parti: non più villette, ma mini palazzine grazie alla «concessione» di qualche metro più in altezza. Anche il parcheggio della discordia ha trovato una nuova collocazione, lontano dalle aree rurali da salvaguardare.

«L’intesa era già stata raggiunta ormai due anni fa, mentre lo scorso anno avevamo aperto il procedimento per la variante al Pgt - ha spiegato il sindaco Andrea Esposito - Ora l’adozione della manovra, che rappresenta il penultimo tassello di un percorso che porterà alla conclusione di una lunga vicenda. A questo punto, secondo la normativa, i cittadini potranno presentare delle osservazioni, poi, chiusa questa fase, potremo approvare definitivamente la variante, chiudendo la partita. Come Amministrazione abbiamo lavorato intensamente negli ultimi anni per trovare una soluzione che tutelasse sia i diritti del privato, che gli interessi dell’intera collettività. Possiamo dire di aver centrato l’obiettivo e aver raggiunto l’accordo migliore per tutti, visto che il costruttore potrà terminare i lavori, ma senza andare a toccare il corridoio ecologico protetto».
Non è tutto, perché all’approvazione definitiva della variante anche la causa da oltre 2 milioni di euro verrà stralciata una volta per tutte.

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