Renate, licenziamento collettivo all'ex "Valli&Valli"
Sono in corso oggi, giovedì, gli incontri dei sindacati con la proprietà e i lavoratori
E' una giornata cruciale quella di oggi, giovedì 5 settembre, per il futuro dello stabilimento di Renate dell'Assa Abloy, colosso svedese dei serramenti che nel 2008 era subentrato nella storica "Valli&Valli". Questa mattina, i sindacati hanno incontrato la proprietà a Monza, nella sede di Assolombarda. Pochi minuti fa, intorno alle 14,30, è iniziata invece l'assemblea sindacale con i lavoratori. Al centro c'è la procedura di licenziamento collettivo aperta dall'azienda che vede coinvolti 38 dipendenti impiegati nel sito produttivo di via Concordia.
La comunicazione
E' di martedì la comunicazione inviata - come prevede la normativa in materia - dalla sede di Asso Abloy Italia, nel Bolognese, a Cgil, Cisl e Uil. Nel documento i motivi alla base della decisione di chiudere lo stabilimento di Renate: "l'andamento negativo del ramo di azienda ha purtroppo raggiunto una gravità oggettivamente imprevedibile".
Non un fulmine a ciel sereno: che gli affari non girassero era chiaro vista la cassa integrazione introdotta da tempo ma non rinnovata questa estate.
Quando la "Valli&Valli" diventò svedese
Era il gennaio del 2008 quando, dopo 74 anni di attività, veniva ufficializzata la vendita alla multinazionale svedese della "Valli&Valli", storica azienda specializzata nella produzione di maniglie fondata nel 1934 da Pasquale Valli, architetto e scultore, e resa grande dal figlio Carlo Edoardo Valli. Quest'ultimo già sindaco di Renate e presidente di Confindustria Monza e Brianza.
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