Il caso

Residente multata sulle strisce gialle: "Una beffa"

Aveva diritto a parcheggiare nella sua via vicino allo Stadio e ha dovuto fare ricorso al Prefetto. La Polizia locale le ha dato ragione

Residente multata sulle strisce gialle: "Una beffa"
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Multata per aver sostato nelle strisce gialle riservate ai residenti, peccato che lei stessa sia una residente in quella via. E' accaduto a Monza.

Multata sulle strisce gialle

Insomma, un corto circuito burocratico ha beffato una monzese. Che alla fine ha fatto ottenere alla donna giustizia: la Polizia locale ha inoltrato il ricorso della residente al prefetto con la proposta di archiviazione degli atti, di fatto riconoscendo l’errore.
A sollevare il caso in Consiglio comunale è stato il capogruppo di Forza Italia Massimiliano Longo che ha chiesto lumi alla Giunta Pilotto: «Come è possibile che si sia multato chi aveva regolarmente esposto il pass residenti per sostare sulle strisce gialle?». I residenti  da mesi  segnalavano che nessuno passava per multare chi parcheggiava sulle strisce gialle vicino allo Stadio Brianteo durante le partite pur non avendone diritto. E invece... Sosta (vietata) negli spazi riservati ai residenti, di cui all’articolo 7/11-14 del Codice della Strada. E’ quanto ha contestato la Polizia locale alle 22.03 del 13 gennaio alla signora Elena Alcamo, proprietaria della vettura posteggiata in via Gadda (quartiere Libertà) all’altezza del civico 1. Verbale P/1250037/2025. Il tutto arrivato all’interessata per posta alcune settimane dopo. Peccato che la signora abiti proprio in via Gadda 1. Come riporta diligentemente il verbale stesso.

Costretta a fare ricorso al Prefetto

«La comunicazione m’è arrivata un mese fa - racconta la monzese - Dapprima ho pensato di essere in difetto perché effettivamente non avevo esposto il tagliando dei residenti. Tagliando che peraltro, essendo un foglio A4, mi balla in giro per la macchina tanto che mi dimentico a volte di esporlo. Forse sarebbe meglio dotare i residenti di un bollino da appiccicare sul vetro».
In realtà non c’è bisogno né di tagliando né di bollino. Il Comune, fin da novembre, ha chiarito che non serve esporre alcunché perché chi controlla rileva le targhe con un lettore, riscontrando in diretta se l’auto è autorizzata o no alla sosta. Purché naturalmente il proprietario abbia scaricato l’apposita App di Monza Mobilità “iscrivendovi” la macchina. «Io l’app l’ho scaricata a suo tempo ma continuo ad avere il foglio in auto - continua la signora - Comunque ho letto sul verbale che la sanzione di 39 euro sarebbe salita fino a 52 con le spese. A quel punto, invece che pagare, sono andata alla Polizia locale. Ho fatto ricorso (gratis) al Prefetto. Se non rispondono entro un anno, mi hanno detto, scatta il silenzio assenso al mio ricorso e tutto finisce lì. Allo sportello mi hanno fatto capire che dovrebbe andare a finire così, visto che sono una residente».
L’assessore alla Viabilità Irene Zappalà intanto, promette controlli: «Per evitare la multa non basta essere residenti: bisogna essere registrati all’app. Se la signora è registrata, vuol dire che qualcosa è andato storto. Verificheremo».

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