La rivolta

Residenti in strada per salvare il senso unico

Raccolta firme in via Udine a San Rocco contro la decisione dell'Amministrazione sulla viabilità

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I cittadini e i commercianti di San Rocco a Monza non hanno esitato a scendere in piazza e a promuovere una raccolta firme che in mezza giornata aveva già superato le cento firme (ora sono oltre 400) per salvare il senso unico attuale. E ieri sera, lunedì 13 marzo 2023, si sono presentati in Consiglio comunale per far sentire la loro voce.

La rivolta di via Udine a San Rocco

«Vogliamo dire un fermo no al cambio di senso in via Udine, farlo ora sarebbe una follia», ha ripetuto una folla che rappresenta il quartiere e che ha deciso di far sentire la propria voce.

Li abbiamo incontrati martedì in via Udine e nel tempo che ci siamo fermati era un continuo vedere persone che si aggiungevano alla protesta (nessuno invece si è fatto avanti per difendere l’ipotesi del cambio).

«Il quartiere si sta facendo sentire, l’idea di cambiare il senso unico di via Udine per riportarlo a quello di dodici anni fa, di fatto invertendolo, è un’assurdità che nessuno dei residenti e dei commercianti ha chiesto e sarebbe anche controproducente», spiegano gli oppositori, che hanno trovato l’appoggio del consigliere di Fratelli d’Italia Stefano Galli e del leghista Simone Villa.

Galli ha chiesto lumi anche in Consiglio, sollevando il malumore di un intero quartiere, ma si è sentito rispondere dall’assessore Giada Turato che la proposta era stata avanzata dalla Consulta San Rocco. «Avrebbe più senso secondo alcune analisi viabilistiche che il flusso andasse verso via Aquileia per evitare di creare un "cul de sac" e verrà fatto anche un nuovo marciapiede», ha detto Turato. Intanto ieri sera è stata presentata la raccolta firme e i residenti di San Rocco hanno riempito gli spalti dell'Assise (una scena che non si vedeva da prima della pandemia dal momento che gli scranni del pubblico sono per lo più vuoti).

Rischio di incidenti se si cambiasse

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Non è quello che sostengono i residenti, che spiegano: «Cambiare il senso unico portandolo in uscita verso via Aquileia di fatto creerebbe più coda e più smog, oltre che danni alle attività commerciali della via». Non solo.
Proprio 12 anni fa il cambio di senso era stato richiesto a seguito dei numerosi incidenti che si verificavano.

«Quando si usciva verso via Aquileia, la svolta era difficoltosa, si creava traffico e spesso capitavano incidenti che coinvolgevano i pedoni e i ciclisti che passavano sulla ciclabile - hanno chiosato i residenti - Non si comprende il senso di questa decisione. A quanto ci risulta l’unico che vuole cambiare il senso della strada è il consigliere comunale Pietro Zonca che ne sta facendo una crociata personale ma senza l’appoggio del quartiere».

Del resto come ha rimarcato in Consiglio comunale Villa

«Quando San Rocco vuole farsi sentire, si fa valere a suon di petizione. Via Udine è una via di sessanta metri che collega via Monfalcone con via Montesanto, tecnicamente sono sostenibili tutte le soluzioni, ma in 12 anni con questo senso unico non ci sono mai stati sinistri o problemi viabilistici, perché si dovrebbe cambiare se gli stessi residenti non lo hanno chiesto e nemmeno lo vogliono? Per un inutile e patetico revanscismo si vuole creare il caos». La battaglia però continua: «Ho intenzione di presentare una mozione in Consiglio comunale portando le firme raccolte per far cambiare idea all’Amministrazione prima che venga concretizzata questa ipotesi», ha chiosato Galli. I residenti intanto stanno in campana: «E non pensino di metterci i posti auto nel parcheggino all’angolo di via Udine a disco orario come si vocifera perché parte un’altra sommossa...».

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