Giussano

Residenza Amica: dipendenti pronti allo sciopero

I sindacati chiedono un incontro con il Cda della Fondazione e il Comune

Residenza Amica: dipendenti pronti allo sciopero
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Si fa sempre più concreta l'ipotesi di esternalizzare i servizi sanitari all'interno della casa di riposo. Un'altra cooperativa  si è fatta avanti presentando al Cda un nuovo preventivo. Sindacati pronti a tutelare i lavoratori.

Sindacati al lavoro

Giovedì scorso c’è stato un incontro con la direzione della casa di riposo di Giussano durante il quale Silvia Papini della FP CGIL, Richar Carbajal Zavala della CISL e Sergio Cirillo della Uil FPL hanno appreso che l’ipotesi di esternalizzazione dei servizi sanitari resta al vaglio del Consiglio di Amministrazione che ha richiesto l’acquisizione di un ulteriore preventivo per approfondire l’impatto economico conseguente alla cessione dei dipendenti, attualmente in servizio presso l’Rsa, ad una cooperativa sociale.  «Purtroppo la nostra richiesta al Cda e alla politica di abbandonare questa ipotesi è rimasta inascoltata, cosi come inascoltato è rimasto l’invito ad un confronto coi lavoratori e i loro rappresentanti finalizzato a discutere di possibili alternative e di soluzioni che non tutelino unicamente i livelli occupazionali ma anche i diritti e la dignità dei lavoratori che operano all’interno della struttura per anziani di Giussano», hanno ribadito i sindacati.

L'esternalizzazione non può essere considerata come una soluzione gestionale

L’esternalizzazione dei servizi sanitari che coinvolgerebbe infermieri, Oss e assistenti familiari sarebbe la seconda cessione data in appalto dalla Fondazione: anni fa infatti, ha affidato il servizio di ristorazione ad una società esterna. «La frammentazione dei lavoratori attraverso l'esternalizzazione non può essere considerata come una soluzione gestionale in grado di risolvere le complessità aziendali e le difficoltà economiche che, lo dicono i numeri, si stanno lentamente sanando dopo il difficile periodo pandemico - ribadiscono i sindacati - È necessaria una comprensione approfondita delle problematiche che coinvolgono il servizio e un’attenta analisi delle possibili soluzioni che non può prescindere da un confronto con le parti sociali e con i lavoratori coinvolti».

La richiesta di un incontro con il Cda, oppure si va verso lo sciopero

Cgil, Cisl e Uil sono quindi pronti a dialogare e chiedono un incontro, ma sono pronti anche, eventualmente, allo sciopero.
«E’ necessario un incontro in cui discutere i temi relativi all’ipotesi di affidamento a cooperativa dei servizi resi da infermieri e oss per avviare un confronto che tenga conto di tutti i punti di vista e, soprattutto, che vagli altre soluzioni - ribadiscono i tre delegati sindacali - E se, anche questa volta, non riceveremo alcun riscontro da parte del Consiglio di Amministrazione e della Politica giussanese avvieremo tutte le iniziative di mobilitazione possibili a partire dalla proclamazione dello stato di agitazione e dall’organizzazione di presidi di protesta davanti alla struttura e davanti al Comune. I lavoratori hanno il diritto di essere ascoltati».

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