Seregno

«Restituitemi trent’anni di scuola»

Teresa Galimberti, insegnante a Carate, derubata dello zaino che aveva lasciato nell’auto parcheggiata in via Gorizia

«Restituitemi trent’anni di scuola»
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Derubata dello zaino nel quale conservava il materiale di trent’anni di attività a scuola. Sfortunata vittima del furto Teresa Galimberti, che insegna Arte e tecnologia alla scuola media Vescovi Valtorta e Colombo di Carate. L’episodio risale a mercoledì della scorsa settimana nel pomeriggio, fra le 16.45 e le 17.15, in via Gorizia nel quartiere Santa Valeria a Seregno.

La docente, come sempre, aveva parcheggiato l’auto in strada per andare a trovare l’anziana mamma: lo zaino era poggiato dietro al sedile del passeggero, coperto da un giubbino. Il furfante, che probabilmente aveva seguito e osservato i movimenti dell’insegnante, è riuscito ad abbassare il finestrino del lato guida, poi ha aperto la portiera per entrare e asportare lo zaino. Un’azione fulminea, con ogni probabilità senza farsi notare da alcuno. Galimberti, quando è tornata alla vettura, l’ha trovata regolarmente chiusa, ma subito dopo si è accorta di quanto era sparito.
Nello zaino c’era il computer, un Ipad nuovo, l’agenda Legami 24/25 oltre a quaderni e diverse chiavette Usb con il materiale didattico preparato con cura in molti anni di docenza.

Lo zaino rubato

«Restituitemi trent’anni di scuola»

«E’ un caso che abbia lasciato lo zaino in auto - ha commentato l’indomani Teresa Galimberti, molto conosciuta a Santa Valeria anche per l’attività di volontariato in parrocchia - Parcheggio sempre allo stesso posto, magari lo sapevano e hanno aspettato quella mezz’ora di assenza per rubare. Di certo ha agito qualcuno esperto, altrimenti non sarebbe riuscito a entrare in auto con facilità. Mi spiace per il computer e per l’Ipad, che mi era stato appena regalato, ma soprattutto per il materiale scolastico, fra cui la programmazione del nuovo anno scolastico. In un astuccio avevo tante chiavette di memoria con tantissimo materiale: programmi di studio, i film che propongo ai ragazzi, le verifiche, le foto dei lavori e dei plastici realizzati in tanti anni di scuola. Chi ha rubato sa dove trovarmi: speriamo che me li restituisca, tanto non se ne può fare nulla mentre per me sono preziosi».

Materiale prezioso come strumenti di lavoro, ma anche come ricordi personali dei ragazzi accompagnati nel lungo percorso scolastico. Speriamo che il malfattore abbia buon cuore e possa raccogliere questo accorato appello…

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