Riabbraccia dopo due anni chi gli salvò la vita
Il cavenaghese Alessandro Sala ha finalmente incontrato i soccorritori che nel 2022 gli salvarono la vita dopo essere stato colto da infarto
Una storia a doppio lieto fine, il primo vissuto due anni fa, dopo essere sopravvissuto ad un infarto che lo colse all’improvviso. Il secondo invece pochi giorni fa, quando è riuscito ad abbracciare e ringraziare di persona i soccorritori che nel 2022 intervennero per salvargli la vita.
Riabbraccia dopo due anni chi gli salvò la vita
Un vero e proprio turbinio di emozioni quello vissuto da Alessandro Sala di Cavenago che lo scorso weekend è riuscito ad incontrare, quasi per caso, la squadra di soccorritori della Croce Bianca di Melzo nel corso di una manifestazione del sodalizio. Per spiegare però al meglio il tutto è necessario riavvolgere il nastro e fissare le lancette dell’orologio sulla mattina del 22 maggio del 2022.
«Era un sabato mattina e mi trovavo in giardino di casa per alcuni lavoretti - ha raccontato il 54enne - Ad un certo punto ho iniziato a non sentirmi bene e nel giro di pochi istanti mi sono venuti dei dolori lancinanti al petto. Subito mia moglie e mia figlia sono uscite in giardino e poi sono corse in casa per chiamare i soccorsi».
Fortuna vuole che un’ambulanza della Croce Bianca di Melzo stava rientrando in sede dopo un servizio dall’ospedale di Vimercate. La centrale dell’emergenza urgenza ha così indirizzato la squadra di volontari a Cavenago che, arrivati sul posto, hanno immediatamente stabilizzato il paziente, caricato Sala sull’ambulanza e a sirene spiegate si sono diretti al Policlinico di Monza dove l’uomo è stato operato d’urgenza.
«I medici dell’ospedale mi hanno detto che sarebbero bastati 30 secondi in più e in questo momento non sarei qui a raccontare il tutto - prosegue Sala - Da lì, subito il mio pensiero è andato a quegli angeli con la tuta arancione che sono arrivati a casa e immediatamente mi hanno soccorso trasferendomi in ospedale. Volevo assolutamente ringraziarli però purtroppo, per via della privacy, non era consentito all’ospedale darmi i nomi delle persone e nemmeno dirmi a che associazione appartenessero».
Il ringraziamento
Dal momento delle dimissioni dall’ospedale quindi per Sala è iniziata una lunga ricerca per riuscire a trovare le persone intervenute quel giorno nella sua casa di Cavenago per dir loro grazie. Una ricerca andata avanti fino allo scorso weekend, quando casualmente nel corso di un evento della Croce Bianca di Melzo è riuscito ad incontrare per la prima volta la squadra di soccorritori:
«Per me è stata una gioia immensa - continua Sala - È stato il coronamento di un lungo periodo nel quale ho cercato in tutti i modi di rintracciarli per esprimere tutta la mia gratitudine nei loro confronti. A loro devo veramente tutto, perchè senza la loro professionalità e velocità io ora non sarei qui. Spesso sentiamo lamentele nei confronti di ambulanze e soccorritori, ma non sappiamo con che difficoltà queste persone lavorano e quindi ci terrei a lanciare un appello di rispetto nei loro confronti perchè tutti i giorni loro sono al servizio del prossimo, lavorano per la nostra salute e soprattutto salvano vite».
Un’emozione quella dell’incontro tra Alessandro e la squadra di soccorso composta da Fabrizio, Filippo, Stefano e Sara che è stata anche immortalata in una foto di gruppo in cui traspare tutta la gioia per un momento di grande e genuina gratitudine.
«Ad un certo punto dell’evento il presidente della Croce Bianca mi ha chiesto di dire qualcosa, ma dall’emozione non mi venivano nemmeno le parole - conclude Sala - Poi mi sono intrattenuto a scambiare quattro chiacchiere con loro, mi sembrava di parlare con degli amici di lunga data che non vedevo da tanti anni, tant’era grande la gioia di questo incontro. Poi ci siamo scambiati i numeri di telefono e creato un gruppo WhatsApp per sentirci e continuare a mantenerci in contatto».