Rifiuti: anche il Consiglio di Stato dà ragione al Comune
Respinto il ricorso presentato da Gelsia Ambiente dopo la pronuncia di "improcedibilità" e "inammissibilità" del Tar Lombardia
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da Gelsia Ambiente (società del gruppo Aeb, fino al 2028 affidataria del servizio di gestione dei rifiuti in città) dopo la pronuncia di "improcedibilità" e "inammissibilità" del Tar Lombardia. Vittoria del Comune di Cesano Maderno.
Rifiuti: dopo il Tar anche il Consiglio di Stato dà ragione al Comune
Gelsia Ambiente chiedeva l’annullamento della delibera di Consiglio comunale di Cesano Maderno del 29 luglio 2021 sulla trasformazione di Bea Gestioni (società controllata da Bea, partecipata dalla Provincia e da undici Comuni) da società mista a società in house destinata allo svolgimento dei servizi comunali in materia di rifiuti. L’appello "non è fondato", si legge nella sentenza pubblicata nei giorni scorsi.
La Costituzione in giudizio per tutelare gli interessi del Comune
La Giunta Bocca aveva deliberato di costituirsi in giudizio per far valere e tutelare gli interessi dell’Amministrazione comunale e sostenere la legittimità degli atti adottati in relazione alla volontà di proseguire l’iter di trasformazione di Bea Gestioni. Un iter amministrativo iniziato nel 2021 e consolidato nel 2023 attraverso la volontà espressa dal Consiglio comunale e dagli altri Comuni soci di Bea nel "perseguire la possibilità di realizzare un modello di gestione in house, nella convinzione che tale modalità gestionale possa meglio garantire un diretto controllo sulla gestione dei servizi affidati e, quindi, un più forte legame degli Enti locali con la società da essi partecipata".
"Legittimo il percorso che abbiamo intrapreso"
Soddisfatto della sentenza della giustizia amministrativa, il sindaco Gianpiero Bocca commenta:
"E’ un segnale molto importante, di fatto il primo tassello per proseguire un percorso che ha un obiettivo importante e trasversale, visto che è condiviso da parti politiche diverse. Quello che mi aspetto ora, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, è che ci sia da parte di tutti i soggetti, pubblici e privati, una presa di coscienza della legittimità del percorso che abbiamo intrapreso e della possibilità di fare un bel lavoro insieme, nell’interesse della comunità dei cittadini di Monza e Brianza".