Degrado

Rifiuti e siringhe davanti alla biblioteca della scuola

Gli studenti hanno abbellito con murales, ma la situazione è agghiacciante

Rifiuti e siringhe davanti alla biblioteca della scuola
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I ragazzi e i professori ci hanno messo il loro impegno per rendere più accogliente la biblioteca dell'istituto Mosè Bianchi di Monza, una struttura incastonata tra l’edificio principale e il liceo Frisi, al civico 7 di via della Minerva, ma tutto è vanificato dal degrado lasciato dai tossici, che abbandonano regolarmente anche siringhe usate.

Degrado e siringhe davanti a scuola

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Sui muri interni ed esterni sono stati dipinti bellissimi disegni che mostrano oceani con i delfini, arcobaleni dai mille colori e messaggi positivi come «Non sei mai troppo piccolo per fare la differenza» che cozzano ancora di più con il degrado lasciato da tossici e fracassoni che la sera si danno appuntamento lì davanti.
Parliamo di una struttura scolastica utilizzata per il patrimonio librario dell’istituto tecnico, ma anche come sede dei colloqui tra genitori e insegnanti e per lo svolgimento di alcune attività didattiche, tra cui l’alternativa alla religione cattolica.

Peccato che l’accesso alla struttura che affaccia sul parcheggio del complesso scolastico sia a dir poco agghiacciante.
Ad accogliere studenti, professori e famiglie ci sono infatti due grossi vasi che oggi si presentano come un ricettacolo di rifiuti di ogni tipo, in mezzo a cocci di vetri e spazzatura.
Ad allarmare però sono soprattutto le siringhe usate che sono sparse un po’ ovunque davanti alla porta e che gli studenti devono evitare per entrare. Alcuni professori, sostenuti dal preside, non nascondono di provare imbarazzo nell’accogliere con quel biglietto da visita i genitori degli studenti.

L'appello del preside e dei professori

«La struttura è di competenza provinciale, mentre l’esterno è comunale - spiega anche il consigliere comunale di Forza Italia Pierfranco Maffè che assieme a noi e ai referenti dell’istituto martedì ha effettuato un sopralluogo. «So che il dirigente scolastico Guido Garlati ha più volte segnalato il problema, ma al momento è rimasto inascoltato nonostante le email inviate - ha detto Maffè - Chiediamo un intervento al Comune per il ripristino del decoro di questi luoghi. Questo elemento di degrado ci fa capire che purtroppo la droga (addirittura eroina!) a Monza la fa ancora da padrona e questo ci fa tornare indietro al posto di andare avanti».

Si tratta insomma di una struttura frequentata ogni giorno da decine di persone, sotto la supervisione della bibliotecaria, la professoressa Ilaria Colombo che non nasconde di sentirsi «come un soldato in trincea». «Anche all’interno c’è un vetro rotto che non è mai stato aggiustato, ma è isolato dall’esterno con pezzi di cartone e di scotch - spiega - Quello che dispiace è che l’impegno che hanno messo i ragazzi nel rendere belli gli interni e noi insegnanti nel sistemare tutti i libri per creare una biblioteca fruibile sia vanificato da questa incuria. Ora stiamo aspettando gli ultimi scaffali per mettere i libri mancanti, ma comunque siamo in balia dei vandali. Parliamo di un bello spazio per i ragazzi: gli studenti hanno il diritto di averlo in ordine».

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