Rifiuti, marcia indietro sul rosso: tornano i cassonetti
Il tentativo della Giunta Pilotto di risolvere gli abbandoni: attenzionate le case popolari

Gli abbandoni di rifiuti sono aumentati con l'introduzione nel 2022 del sacco rosso a Monza. Quella che doveva essere una novità positiva per aumentare la percentuale di differenziata, arrivando alla tariffazione puntuale (col concetto più ricicli, meno paghi), ha purtroppo sortito l’effetto opposto. In alcuni quartieri la metà dei residenti nemmeno lo ritira.
Da qui la decisione di una parziale «marcia indietro» (per essere più avanti degli incivili), introducendo ancora i cassonetti. Ma solo nelle case popolari. Ecco le novità che saranno introdotte dalla Giunta Pilotto.
Problema rifiuti: tornano i cassonetti
Una presa di posizione forte e una serie di azioni concrete e a tratti rivoluzionarie per cercare di risolvere il problema di degrado della città, alimentato soprattutto dallo scarico incontrollato dei rifiuti in modo illecito.
L'assessora Viviana Guidetti, che da ottobre ha preso la delega ai Rifiuti ha annunciato una serie di disposizioni per risolvere alcuni problemi che si trascinano da anni e aggravate in particolare da quando nel 2022 è stato introdotto il sacco rosso, che ha sostituito l'indifferenziato.
«Introdurremo i cassoni nelle case comunali in cui raccogliere l'indifferenziato - ha annunciato giovedì sera in Consiglio comunale Guidetti - Si tratta delle situazioni più critiche e quindi i cassonetti possono migliorare il decoro urbano. Si partirà con cassonetti a chiave, già previsti nel contratto con Sangalli e poi vedremo se passare a quelli con riconoscimento magnetico, il tutto sempre per arrivare alla tariffazione puntuale».
Le case popolari si sono mostrati i luoghi in cui le persone sono state più inadeguate nel gestire il cambiamento.
Lo scarico di rifiuti
Quella che era solo una sensazione è stata confermata dall'assessora Viviana Guidetti: il sacco rosso è stato un boomerang, che ha innescato dinamiche sbagliate.
Necessario quindi anche il sollecito della pulizia dei rifiuti scaricati. «Abbiamo chiesto all'operatore tempi ragionevoli per la rimozione delle discariche abusive. Non è vincente pulire subito purtroppo perché chi imbratta così continua a farlo, ma oltre a una questione di decoro è di costi - spiega Guidetti - Se i rifiuti vengono tolti prima che raggiungano i sei metri cubi, sono previsti da contratto, mentre sopra i 6 aumentano i costi e quindi anche il rischio che cresca la Tari».
Insomma, chi non la paga e scarica i rifiuti finisce per far pagare più salato il tributo a chi già lo paga.
Sanzioni e pugno duro
Proprio per evitare questa conseguenza naturale, la Giunta Pilotto ha annunciato che ci saranno anche azioni repressive, oltre al pugno duro per stanare gli evasori (anche con un collegamento tra Anagrafe e Ufficio Tributi perché si controlli l'iscrizione alla Tari in fase di denuncia di residenza). «Installeremo dieci fototrappole che verranno spostate ogni mese nel tentativo di arrivare a identificare e sanzionare coloro che abbandono i rifiuti - ha continuato Guidetti - Purtroppo non è facile, perché lo fanno incappucciati e spesso, come accade in via dell'Offelera, si spostano dove non ci sono telecamere, ma a volte aprendo i sacchi troviamo indizi utili a sanzionare. E lo faremo».
Sempre in tema di sanzioni, Guidetti ha annunciato anche l'aumento delle multe durante la pulizia strade con l'introduzione di 4 ausiliari in più.
Vestiti usati e riuso
Infine, altro annoso problema su cui l'assessora ha posto l'attenzione dopo le numerose segnalazioni, è stato quello dei cassonetti dei vestiti usati, che causano degrado. «Cinque verranno rimossi e sostituiti da quelli verdi in posizioni "protette" cioè vicino a centri civici o a posti con della sorveglianza. Arriveremo ad averne 40 nel nuovo contratto».
Sempre in tema di recupero, alla piattaforma ecologica verrà introdotto un «Centro riuso» in cui portare materiale ancora utilizzabile che verrà poi caricato su una App in modo che chiunque lo possa ritirare gratuitamente. «Anche con il ritiro a domicilio degli ingombranti si potrà inviare il materiale al centro riuso», ha aggiunto Guidetti.