Risarcimento Villa Reale, mandato agli avvocati
Il Consorzio ha nominato i suoi legali per resistere alla causa del concessionario
C’è una spada di Damocle che pende sul futuro del Parco e della Villa Reale. Ed è la causa di risarcimento milionaria intentata dall’ex concessionario Attilio Navarra. Proprio in settimana il Consorzio ha deciso di resistere dando mandato ai suoi avvocati e ritenendo «infondate» le accuse del privato, la «Nuova Villa Reale Monza spa» che ha gestito la Reggia fino a due mesi fa.
La richiesta milionaria
A febbraio, infatti, la società tramite il proprio avvocato Manuel Luigi Carmine Rubino aveva notificato l'atto di citazione innanzi al Tribunale di Milano relativamente al Contratto di concessione di Lavori pubblici relativo all'intervento di recupero e valorizzazione della Villa Reale di Monza e dei giardini di pertinenza. Adesso la palla è passata al Consorzio che ha «ravvisato l’urgenza di conferire formale incarico ad un legale al fine di difendere l'operato amministrativo dell’ente costituendosi nel procedimento», come si legge sulla delibera pubblicata. In ballo c'è una richiesta di risarcimento da 10 milioni di euro da parte del privato. Una cifra che è cresciuta rispetto agli otto milioni e trecento mila euro chiesti nella prima diffida quando nel gennaio del 2017 formalmente Navarra chiese la revisione del piano economico-finanziario della concessione alla luce dei bilanci costantemente in perdita. Importo che poi si era ridotto a poco più di quattro milioni con un’ipotesi transattiva con un parere della Corte dei Conti che poi non è mai andato a buon fine.
Team di tre avvocati
Per la delicata questione su cui si gioca il futuro della reggia, il Consorzio ha deciso di mettere assieme un vero e proprio team di tre avvocati. E ha deciso di affidare la gestione dell’attività giudiziale all’avvocato Sara Valuguzza che già ha assistito il Consorzio in tutta la precedente fase che ha condotto all'atto di risoluzione per «grave inadempimento del Concessionario» del 23 dicembre 2020. Considerata però la complessità della vicenda, la affiancheranno però anche un «amministrativista» di chiara fama, individuato in Riccardo Villata e ulteriormente un «civilista» di fiducia del Consorzio. Insomma un vero e proprio team per tutelare l’ente pubblico dalla richiesta di risarcimento quantificata dal privato in 10 milioni di euro, ossia il corrispettivo di quello che Navarra aveva definito «l’investimento non ammortizzato dall’uscita anticipata 14 anni prima dalla gestione della reggia».