Monza

Rissa in campo, partita sospesa e multa. I dirigenti contestano e fanno ricorso

Domenica 24 aprile durante il match con il Sovico Calcio, partita sospesa e ammenda per le intemperanze dei giocatori delle due squadre.

Rissa in campo, partita sospesa e multa. I dirigenti contestano e fanno ricorso
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Partita sospesa, espulso un giocatore e ammenda per entrambe le squadre. E’ la decisione presa dal giudice sportivo durante la partita di domenica 24 aprile tra la Pro Victoria 1906 di Monza e il Sovico Calcio, valida per la 14esima giornata del girone A del campionato Juniores U19 di Monza e Brianza.

Rissa in campo, partita sospesa e multa

Una decisione contro cui la squadra monzese, che in realtà era in testa 4 a 0 prima che la partita venisse interrotta al trentesimo minuto del secondo tempo, ha già annunciato che farà ricorso. Alle due squadre si contesta una rissa scoppiata al centro del campo di gioco, che, come si legge nel comunicato ufficiale, ha coinvolto la quasi totalità dei presenti in campo di entrambe le squadre.

«Nonostante il tentativo delle panchine di sedare la rissa, i giocatori hanno proseguito obbligando il direttore di gara a sospendere la partita in maniera definitiva», si legge ancora nel comunicato.

Successivamente il giudice di gara ha decretato la sconfitta a tavolino per entrambe le squadre e ha ritenuto, inoltre, di squalificare fino al 15 maggio il giocatore del Sovico Calcio, Tommaso Sala Ciabatti, «espulso durante la gara per aver sputato addosso a un avversario colpendolo al volto». Non solo.

A entrambe le squadre è stata comminata una multa di 90 euro per la rissa scoppiata tra i giocatori.

"Vicenda ingigantita"

«La vicenda è stata ingigantita - ha dichiarato il direttore sportivo del Sovico Calcio, Maurizio Villa, contattato per un commento sull’accaduto - L’arbitro fischiava in continuazione, tra l’altro a nostro favore, e in campo ha iniziato a crearsi un po’ di tensione e rivalità. Sono cose che succedono sempre tra i ragazzi».

Ha poi aggiunto: «Io ho notato solo qualche insulto e spintone, non certo scene da far west - sottolinea il direttore sportivo - Sicuramente niente di trascendentale. E comunque non c’è stato un vero colpevole, soltanto la situazione è sfuggita un po’ di mano. Da buon padre di famiglia ho comunque fatto una ramanzina ai miei giocatori perché ovviamente gli insulti durante una partita non vanno mai bene».

La ricostruzione del direttore generale della Pro Victoria

Ancora più «basito e amareggiato» si è dichiarato - una volta raggiunto telefonicamente - Francesco Marotta direttore generale della Pro Victoria che come anticipato presenterà ricorso, «e non tanto per il risultato o la multa - spiega - quanto per l’immagine perché non ci appartiene affatto».

Marotta dà poi una ricostruzione un po’ diversa di quanto accaduto: «La situazione si è fatta tesa dopo che è stato espulso per un fallo violento il ragazzo del Sovico e per tutta risposta ha sputato in faccia a un giocatore, un gesto vile. I ragazzi sono andati a chiedere spiegazione e da quel momento l’atmosfera si è fatta difficile in campo, l’arbitro si è impaurito e sentito sotto pressione, noi stavamo vincendo, non avevamo alcun interesse a creare confusione».

Secondo Marotta poi non ci sarebbe stata una vera e propria rissa, ma solo uno scambio verbale di offese piuttosto acceso che ha richiesto l’intervento degli adulti. «Ognuna delle due squadre è intervenuta per cercare di portare via i suoi giocatori negli spogliatoi prima che la situazione degenerasse, ma da qui a parlare di rissa ce ne vuole e lo dimostra il fatto che non c’è stata alcuna squalifica per i giocatori, come accade di solito in questi casi. Ora vedremo cosa accadrà dopo il nostro ricordo».

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