Risse, schiamazzi e rifiuti: i residenti di piazza del Linificio a Vimercate insorgono
La rabbia e l’esasperazione degli abitanti contro la movida dei locali di largo Europa.
Risse, schiamazzi, muri imbrattati con l’urina, rifiuti ovunque. Sono esasperati i residenti di piazza del Linificio. Più di un centinaio di famiglie che da anni ormai combattono contro la movida generata dagli avventori dei locali di largo Europa a Vimercate, ma non solo.
I residenti di piazza del Linificio a Vimercate insorgono: si prospetta un'estate da incubo
Una condizione che ha già spinto i residenti in passato ad appellarsi più volte all’Amministrazione comunale e alle Forze dell’ordine, senza però ottenere risultati. Hanno dovuto persino assumere, a proprie spese, una guardia privata. E ora, paradossalmente, con l’allentamento e l’imminente fine delle limitazioni imposte dalla pandemia e la chiusura delle scuole, la situazione è ulteriormente peggiorata. Con la prospettiva di una nuova estate da incubo. Anche perché, come noto, proprio per dare una mano alla ripresa dei locali, l’Amministrazione comunale ha concesso a bar e ristoranti di occupare una buona fetta di Largo Europa con tavoli all’aperto ampliando così l’offerta e di conseguenza il numero di clienti. Senza però tenere nella dovuta considerazione le ricadute sul quartiere.
Risse, schiamazzi e rifiuti
Le risse tra gli avventori dei locali ormai non si contano più. Le urla, gli schiamazzi fino a notte fonda. E la mattina dopo, la piazza e i suoi arredi ricoperti da bottiglie e bicchieri abbandonati, vetri ovunque e persino urina sui muri dei palazzi.
Le comunicazioni al sindaco
Diverse le comunicazioni inoltrate al sindaco Francesco Sartini, che però non hanno sortito effetti.
"Piazza del Linificio, data la concessione di piazza Europa per i locali prospicienti è teatro di scempi continui che i condomini mi hanno elencato documentato con video - si legge in una prima comunicazione inviata al primo cittadino dall’amministratore di condominio Cristiano Pozzoni - Risse continue tra giovani ubriachi. Aperitivi sulle panchine con abbandono di bicchieri e bottiglie a volte rotte. Vomito in ogni dove di persone alterate. Il tutto aggravato dall’assenza delle istituzioni comunali e di sicurezza che, dopo la concessione di 1.500 metri quadrati di piazza e mille persone contemporaneamente presenti sulla piazza, non ha previsto alcuna misura di controllo".
Molto significativa anche una seconda lettera del 7 giugno, sempre a firma di Pozzoni, che sin dall’oggetto chiede al sindaco se piazza del Linificio sia a Vimercate o nel Bronx. Missiva scritta a seguito di nuovi e ulteriori episodi.
"E con estremo rammarico che le devo segnalare l’ennesimo pestaggio avvenuto nel fine settimana appena trascorso che ha visto ancora una volta piazza del Linificio teatro ormai abituale di sfogo di bande rivali - si legge ancora - Gruppi che, dopo aver abusato di alcol e non solo si sfidano a colpi di cazzotti su una delle piazze che dovrebbe rappresentare ordine e decoro, pulizia e tranquillità... La piazza aspetta riposte rapide e concrete da parte della macchina comunale".
La raccolta firme
Esasperati, i residenti delle diverse palazzine che formano il super condominio hanno anche steso una nuova lettera accompagnata da una raccolta di firme da inviare al sindaco che riassume per l’ennesima volta quanto accade nella piazza, ogni sera, dopo il calar del sole. Nel documento si insiste su: "il costante disturbo della quiete pubblica e il deturpamento di beni e spazi di proprietà condominiale".
E ancora: "abuso incontrollato di alcol e non solo. Utilizzo degli angoli ciechi delle palazzine per scatenare violente risse (in un sabato di fine maggio se ne sono contate ben quattro, ndr) e soddisfare i propri bisogni corporali".
Nel fine settimana, alla luce del silenzio di Palazzo Trotti, una rappresentanza dei residenti ha anche incontrato alcuni esponenti di opposizione che si sono fatti carico del problema, portando la questione all’attenzione del Consiglio comunale, attraverso un’interrogazione presentata dal gruppo di «Azione», che chiede interventi urgenti.