Ronco Briantino

Ronco si mobilita per il recupero dell’antico organo

Nel 2016 il Governo accolse la richiesta di finanziamento della Fondazione Rosa d’Argento, ma da allora non è mai arrivato un euro

Ronco si mobilita per il recupero dell’antico organo
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Sarebbe dovuto tornare a suonare nel 2016, invece l’antico organo della Gesa Vegia è ancora muto. Colpa di una promessa non mantenuta da Roma, che ora viene invitata a mantenere le proprie promesse anche dalla piccola Ronco Briantino.

Ronco si mobilita per il recupero dell’antico organo

Si è tenuta nei giorni scorsi, presso la Sala Nassirya del Senato, la conferenza stampa organizzata dal Coordinamento Comuni «Progetto Bellezza» e promossa dal senatore Andrea Martella con la partecipazione di sindaci da tutta Italia per sollecitare il Governo a sbloccare i fondi destinati al recupero di luoghi e simboli dimenticati.

Un progetto avviato nel 2016 dal Governo Renzi che, con l’obiettivo di riqualificare quei beni culturali a rischio deterioramento, aveva stanziato la bellezza di 150 milioni di euro per oltre 270 iniziative pervenute dai Comuni. Tra esse anche il restauro del vecchio organo della Gesa Vegia di Ronco Briantino. Sicuramente un’ottima notizia per la comunità locale, che già pregustava il completamento di quel progetto di recupero dell’antica chiesa parrocchiale concretizzatosi nel 2013 grazie all’opera della Fondazione Rosa d’Argento. E invece no. Perché dal 2016 a oggi non è arrivato un solo euro dei 160mila promessi dal Governo. Una somma che, sulla carta, sarebbe servita a restaurare l’organo e a realizzare un antiquarium destinato a esporre i reperti emersi durante il restauro della chiesa stessa. Da qui la decisione del sindaco Francesco Colombo di aderire al comitato del «Progetto Bellezza» insieme a tanti altri colleghi rimasti con l’identico e proverbiale cerino in mano.

Il Comune sollecita Roma

«Il progetto presentato a suo tempo dalla Fondazione con la collaborazione del Comune era entrato in graduatoria e considerato meritevole di finanziamento, purtroppo però nessuno ne ha più saputo nulla - ha spiegato il primo cittadino - I fondi erano stati inizialmente congelati, poi nel 2022 pare che l’intero progetto fosse stato addirittura definanziato, lasciando tutti i Comuni in un limbo senza appello, in quanto il piano ha carattere esclusivo e impedisce agli enti di accedere ad altri finanziamenti per le stesse opere. L’obiettivo del coordinamento, che non ha colori politici, è quello di riportare in auge la questione sottolineando l’urgenza di rifinanziare il piano “Bellezza”, con una tempistica chiara e tenendo conto dell’aumento dei costi delle materie prime».

L’intento del Comune, come detto, è quello di poter tornare a disporre delle cifre promesse ormai nove anni fa per portare a termine un progetto sicuramente ambizioso e di altissimo livello culturale per tutta Ronco Briantino. Qualora l’operazione dei sindaci dovesse andare a buon fine, 40mila euro saranno utilizzati per la creazione di un antiquarium. I restanti 120mila serviranno invece per il restauro dell’organo, realizzato nel 1843 in stile neoclassico dall’organaro Livio Tornaghi di Monza e collocato in cantoria sopra il portale d’ingresso dell’edificio. Un organo che, ci si augura, possa tornare a regalare musica.

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