Sacrificati altri boschi per fare spazio a Pedemontana
Questa sera, giovedì 5 giugno, il Comitato si riunisce alle 21 al centro civico di Santa Margherita

Sacrificati altri boschi "storici" a Lissone per far passare la tratta C di Pedemontana.
Pedemontana, sacrificati altri alberi
Centinaia di alberi rasi al suolo. Boschi e giardini che continueranno ad esistere solo nei ricordi di chi, fino ad oggi, ha abitato e frequentato le tante aree verdi e campestri tra Bareggia e Santa Margherita. Nell’ultima settimana operai e ruspe hanno lavorato senza sosta per «fare spazio» al maxi-cantiere di Pedemontana.
Sono infatti decine e decine le aree che sono state sacrificate per permettere il passaggio dell’autostrada a 8 corsie che sta (velocemente) prendendo forma al confine tra le due frazioni lissonesi, Macherio e Sovico.
La rabbia del Comitato
Una serie di tagli che non è certo passata inosservata al Comitato per la difesa del territorio che da sempre è contrario all’opera che - poco alla volta - sta letteralmente «mangiando» le poche aree verdi rimaste in una zona già densamente urbanizzata.
Invitiamo i cittadini meno attenti alle problematiche che solleva la realizzazione di Pedemontana, a fare un giro nei campi tra Bareggia, Lissone, Macherio o Sovico. Si renderanno conto del feroce disboscamento al quale è stata sottoposta una vastissima area, ora recintata, sia a destra che a sinistra della via Edison (zona Torrette, al confine tra Lissone e Macherio, Ndr): entrambe destinate a deposito terra.
Ha sottolineato il portavoce Luigi De Vincentis.
Il viavai di camion e tir
Una serie di problematiche che andranno a intaccare ovviamente la qualità della vita in una zona già particolarmente congestionata.
La vastità di quelle aree si somma all'area adiacente alla scuola Rodari, già utilizzata come deposito e tutto questo da l'idea dell'enormità di terra che verrà movimentata. Immaginiamo un viavai continuo di camion, molto probabilmente anche in orario notturno, con la qualità dell'aria destinata inevitabilmente a peggiorare e con conseguenze sulla salute dei cittadini.
Ha aggiunto il portavoce del Comitato per la difesa del territorio.




Il tema della scuola di Bareggia
Poi c’è il tema legato alla situazione intorno alla scuola elementare Rodari di Bareggia (che si trova sul territorio di Macherio).
In particolare per i bambini della scuola Rodari ci sarà anche il problema di una riduzione del giardino e di un forte disturbo dovuto agli scavi per la galleria che saranno strettamente attigui alle mura della scuola - ha sottolineato De Vincentis - A tutto ciò aggiungiamo la distruzione di un ecosistema che è un patrimonio di tutti.
Un tema, quello della realizzazione dell’autostrada, che per mesi ancora terrà banco: «Questo lo chiamano progresso? Si tratta invece di devastazione per gli interessi di pochi, con la copertura di una politica compiacente e ignorante».
Il Comitato: "Perchè la sindaca non dice niente?"
Lo stesso comitato, poi, ha già in programma una serie di iniziative per sensibilizzare la popolazione e gli abitanti delle zone coinvolte.
Il prossimo giovedì 5 giugno abbiamo in programma un’assemblea pubblica per toccare alcuni temi importanti: dal silenzio della sindaca Laura Borella sull’opera alle perdite a bilancio di Pedemontana e di tutte le grandi opere già realizzate, come la Brebemi e la Pedemontana Veneta.
Ma il Comitato si mobiliterà anche per parlare della futura viabilità a Santa Margherita e delle «poche informazioni messe a disposizione della cittadinanza. Oltre che della truffa delle compensazioni ambientali. Pochi quattrini a disposizione dei Comuni, con la pretesa di far digerire ai cittadini un disastro ambientale di proporzioni enormi».
Ma durante la serata, che si terrà alle 21 nel salone del centro civico di via Savio a Santa Margherita, si discuterà delle vaste aree messe a disposizione per il «deposito terra» del cantiere e del relativo peggioramento della qualità dell’area dei rioni.
Il nodo della Trmi 10
Ma a spaventare, oltre al tracciato autostradale, ci sarà anche la futura Trmi10 (che collegherà lo svincolo di Bareggia con la Tangenzialina dietro all’ospedale San Gerardo a Monza attraversando viale Europa a Vedano) e le modifiche - ancora non rese definitivamente note - alla viabilità in entrata e in uscita dalla frazione Santa Margherita a Lissone.
Perciò non solo Pedemontana per Lissone e Macherio, ma ora anche Trmi10 che insieme rappresenteranno una ferita per il suolo e un insopportabile disagio per tutto il tempo della loro realizzazione. Sappiamo che queste opere partono da previsioni di traffico intenzionalmente sbagliate, per legittimare un bisogno di traffico che non esiste.
Aveva spiegato De Vincentis a inizio maggio. Un nodo che al momento resta scoperto.
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