Sagra, c’è una proposta per l’organizzazione. Ma si bisticcia ancora sulla «svolta salutista»
Attesa per l’esito della manifestazione di interesse bandita dal Comune e scaduta lo scorso venerdì mezzogiorno

C’è una proposta alla manifestazione di interesse del Comune scaduta venerdì scorso per la gestione delle attività della Sagra di San Fermo in programma il prossimo 12 agosto ad Albiate.
Sagra, c’è una proposta per l’organizzazione Ma si bisticcia ancora sulla «svolta salutista»
L’Amministrazione comunale aveva dato corso all’avviso pubblico dopo lo «strappo» con i volontari dell’associazione Amici di San Fermo, da oltre vent’anni organizzatori della manifestazione contadina, seguito ad una serie di incontri preparatori con la Giunta guidata da Vanessa Gallo che aveva «imposto» una serie di cambiamenti negli aspetti organizzativi della 416esima edizione della festa cittadina, ribattezzata quest’anno la «Sagra della Salute».
«Ci sono state manifestazioni di interesse - ha confermato la sindaca - Ora, procederemo con l’analisi delle proposte pervenute e ufficializzeremo il nome di chi si occuperà della Sagra».
La vicenda della storica Sagra di Albiate, con la svolta «salutista» voluta dall’Amministrazione comunale per migliorare e rinnovare l’appuntamento agostano, cancellando appuntamenti classici come il concorso dell’urtajae, soprattutto, la «salamellata» pomeridiana offerta agli anziani del paese al termine della sfilata dei trattori, ha tenuto ancora banco in settimana sul fronte politico. La segreteria provinciale del Partito Democratico ha replicato a distanza al capogruppo in regione Alessandro Corbetta, fra i primi a contestare la decisione della Giunta di centrosinistra albiatese, accusando l’esponente del Carroccio di «aver montato una polemica ad arte per distogliere l’attenzione pubblica sugli scarsi risultati in tema di Trasporti e Sanità collezionati dal suo partito» e invitandolo alla Sagra a «mangiare una salamella».
Di contro, non si è fatta attendere la replica del lumbard: «Polemiche e caos mediatico sono state scatenate da scelte assurde, non da me. Per stopparle facciano fare retromarcia alla Giunta. Vietare la salamella agli anziani per motivi salutistici e negare appuntamenti tradizionali come l’esposizione zootecnica e la sfilata dei trattori - ha ribadito Corbetta - così come la busecada e la mostra della “urtaja” in una sagra contadina che si ripete da oltre 400 anni ha dell’incredibile per chiunque».
Più cauta invece la posizione della minoranze di centrodestra («Albiate al centro» e «Insieme per Albiate») con un invito «a riaprire il dialogo per il bene della Sagra stessa».
«Ogni Amministrazione dovrebbe avere la speranza che il futuro della Sagra possa essere davvero condiviso e partecipato, perché le tradizioni si rinnovano solo se restano nel cuore delle persone, e questo cuore è fatto di collaborazione, rispetto e, soprattutto, comunità – hanno auspicato - Il rinnovamento è importante, ma se vuole davvero essere efficace deve coinvolgere chi la Sagra l’ha fatta crescere nel tempo, con ascolto, rispetto e unità da parte di tutti».
«Le salamelle? Gliele offriamo noi gratis»
«Si vogliono eliminare fiere, sagre e feste, non solo ad Albiate: un’assurdità».
Sono le parole di Cesare Visconti, presidente dell’associazione Madonna della Campagna di Seregno, sulla ormai nota vicenda delle salamelle «vietate» alla storica Sagra di San Fermo: la Giunta locale le ha messe al bando con l’intenzione di promuovere una kermesse all’insegna della salute.
«Non voglio entrare in questioni politiche, ma ho diritto di parola perché mia mamma era del Dosso di Albiate e alla Sagra mi portava mio nonno fin da quando ero bambino. Non c’è più tolleranza, né rispetto per la gente. Che problema c’è se un anziano mangia una salamella? Nessuno. Albiate vuole farsi vedere come il Comune più salutista d’Italia? Per un vecchietto come me è forse peggio il dolce, come la torta paesana, di una salamella: a meno che si metta al bando perché è di maiale… Alla nostra festa collaborano diversi extracomunitari, anche musulmani, che sono con noi da trent’anni. Ci stanno obbligando a cancellare le feste, basti pensare a una burocrazia spaventosa, anche se noi siamo ben organizzati. Si impediscono i falò di Sant’Antonio e della Giubiana, i fuochi artificiali a Monza per la festa di San Giovanni: si guarda al pelo dell’uovo, anziché alle cose sostanziali».
Per il seregnese Visconti «all’estero si rispettano le tradizioni, anche se è giusto cambiare per l’evolversi del tempo: noi facevamo la fiera del bestiame alla Madonna della Campagna, poi abbiamo ridotto gli animali, ma senza che qualcuno metta degli obblighi. Con l’Amministrazione di Seregno magari litighiamo, ma poi si ricompone il tutto e non pensa certo a queste limitazioni».
La chiusura è una provocazione: «Alla Madonna della Campagna di settembre offrirò io agli albiatesi over 65 il panino con la salamella, più un bicchiere di vino...».
L’associazione conferma gli eventi di luglio in Corte Tanzi
Annullata la sfilata di moda sotto le stelle in programma lo scorso 6 giugno, sono stati confermati al momento i tre eventi di luglio (camminata sul Lambro con il Cai, spettacolo in dialetto e serata concerto) inseriti nella rassegna «Aspettando San Fermo» promossa dall’associazione «Amici di San Fermo».
Ad ospitarli, salvo nuove sorprese, sarà la suggestiva cornice di Corte Tanzi in via Italia per la quale nel sopralluogo prima della sfilata di moda del 6 giugno la competente Commissione di Vigilanza - composta da un componente dei Vigili del Fuoco, dal dirigente dell’Agenzia Tutela della Salute, dal responsabile dell’ufficio tecnico e degli Affari generali del Comune e dal vicesindaco - aveva espresso diniego riscontrando criticità legate alla sicurezza per l’antincendio, per la parte igenico-sanitaria e per l’impiantistica. Questo venerdì, intanto, l’associazione fondata nel 1999 e presieduta oggi da Sergio Sala è chiamata al rinnovo del direttivo.