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Salute orale: il fumo può provocare gravi patologie alla bocca

Dalla gengivite al cancro, i dentisti del Centro medico Lombardo ci spiegano quali sono

Salute orale: il fumo può provocare gravi patologie alla bocca
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Il fumo di sigaretta e il tabacco sono spesso descritti come "l'assassino silenzioso", un nemico invisibile che colpisce la salute delle persone compromettendola talvolta in modo grave. Infatti, sebbene il fumo sia un nemico subdolo, i suoi effetti sulla salute orale sono tutt'altro che silenziosi. Le sigarette producono una serie di danni a denti, gengive, lingua e mucose, che purtroppo possono trasformarsi in malattie molto gravi.

Salute orale e fumo di sigaretta: il parere del dentista

Per capire quanto effettivamente sia correlata al fumo la salute della bocca ci siamo rivolti ai dottori Gianluca Santoni e Andrea Ormellese del Centro Medico Brianza di Cornate d’Adda che, in merito, non hanno dubbi. «In effetti, la correlazione è molto stretta - spiegano - Secondo recenti studi, il fumo delle sigarette causa circa 7-9 milioni di morti all'anno, ovvero il 15% di tutte le morti globali. Ed è proprio la bocca, dove le conseguenze sono più evidenti anche perché è qui che si deposita la maggiore quantità di nicotina e catrame: denti, gengive, lingua e mucose».

Fumo e cancro alla bocca

«Il fumo di sigaretta è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del cancro alla bocca e alla faringe - riprendono i due specialisti - Infatti, la maggior parte dei casi di questi tipi di cancro sono correlati all'uso del tabacco in tutte le sue forme. Nonostante il cancro orale sia meno comune di altri tipi di cancro, ha una bassa percentuale di sopravvivenza e la malattia può progredire rapidamente. Poiché l'uso prolungato del tabacco può aumentare significativamente il rischio di sviluppare un tumore all'interno della bocca, la prevenzione di questa grave malattia inizia con l'astensione dal fumo».

Le conseguenze sui denti: i denti possono ingiallirsi

«I denti - riprendono i dentisti - possono ingiallirsi e macchiarsi a causa della nicotina presente nelle sigarette, creando un difetto estetico nel paziente. La cura estetica dei denti è un argomento sempre più importante per le persone, ma per avere dei denti bianchi e sani è necessario smettere di fumare, altrimenti i processi di sbiancamento saranno utili solo per poche settimane, lasciando il paziente insoddisfatto».

Gengiviti, parodontite, perimplantite

«Nonostante la mancanza di collegamenti sicuri tra il fumo di sigaretta e lo sviluppo della carie, il fumo è comunque associato a malattie orali gravi come gengiviti e parodontiti. Statisticamente, almeno il 50% delle parodontiti nella popolazione sono associate ai fumatori. Inoltre, i fumatori sono spesso anche bevitori di alcolici, il che aumenta esponenzialmente il rischio di gengiviti e parodontiti gravi. Le parodontiti, a loro volta, sono associate a malattie gravi come problemi cardiocircolatori, diabete e demenza senile, e possono portare alla perdita di uno o più denti. Per i pazienti curati con impianto dentale, è sempre presente il rischio della perimplantite, una patologia che infiamma la zona attorno l'impianto, e che può portare a una sua rottura.

La correlazione tra sigarette e gengivite

Ma perché il fumo può essere una causa della gengivite? «Fumare può aumentare le possibilità di sviluppare questa malattia, poiché la nicotina presente nelle sigarette ha effetti negativi sugli equilibri del cavo orale. La nicotina e la cotinina, presenti nelle foglie di tabacco, possono ridurre la produzione dei fibroblasti gengivali, le cellule che costituiscono la struttura principale delle gengive. Questo può rendere le gengive meno ancorate all'osso alveolare, che è l'osso che compone la mascella e la mandibola, e quindi meno resistenti. Inoltre, la nicotina può aumentare la produzione di osteoclasti, le cellule che sono responsabili della rigenerazione ossea. Se gli osteoclasti sono presenti in eccesso, possono assorbire l'osso più velocemente di quanto possa essere rigenerato, causando una riduzione della quantità di osso di supporto dei denti. Di conseguenza i denti diventano meno stabili e aumenta il rischio di perdita dei denti. Aggiungiamo poi che il fumo di sigaretta può indebolire il sistema immunitario, rendendo l'organismo meno efficace nel combattere le infezioni, comprese quelle alle gengive. Per questo motivo i fumatori hanno una maggiore predisposizione alla formazione di placca batterica e alla conseguente infiammazione delle gengive. Infine, i fumatori tendono ad avere una igiene orale meno accurata rispetto ai non fumatori, il che può aumentare ulteriormente il rischio di sviluppare la gengivite.

La parodontite

Conseguenza di una gengivite non curata è la parodontite evoluzione grave della prima patologia. «E’ stato stimato che più del 50% delle parodontiti sono causate unicamente dal fatto di essere fumatori - confermano i dottori Santoni e Ormellese - Se a questo aggiungiamo altri vizi e comportamenti scorretti, come assumere troppi alcolici, non lavarsi con costanza i denti, o essere affetti da altre patologie dentali concomitanti, ciò comporta spesso che la forma di parodontite cui è soggetto il paziente fumatore sia particolarmente grave e più complicata da trattare».

Sigarette e carie

Non esistono conferme scientifiche su una correlazione diretta tra chi fuma le sigarette e la presenza di carie in bocca. «Tuttavia i fumatori hanno più possibilità di contrarre la carie - spiegano i dottori Santoni e Ormellese - questo accade per una serie di motivazioni e di cause concatenanti. Il deterioramento fisico dei denti, causato dalle sigarette, infatti, porta il dente a essere meno stabile e più facilmente attaccabile dagli agenti esterni. Di conseguenza i batteri che causano la carie sono più facilitati a depositarsi sui denti stessi e a iniziare il processo di cariogenesi». Gli studi scientifici hanno invece confermato che il fumo di sigaretta fa aumentare la produzione di bio-film orale: «Di conseguenza aumenta la produzione della patina che, se non regolarmente rimossa, favorisce lo sviluppo della placca. La stessa placca genera un ambiente nel quale i batteri che producono la carie possono proliferare liberamente: così finisce che, agendo insieme a piccoli residui di cibo e zuccheri, purtroppo, s’innescano processi rovinosi per lo smalto che ricopre i denti». Dopo aver bucato la corona, la carie cerca il suo principale nutrimento all’interno del dente: «I batteri iniziano a cibarsi della polpa dentaria, la parte più interna e viva del dente, da cui dipende la sua vitalità».

Carie e sigaretta elettronica

Addirittura più dannosa della sigaretta tradizionale è quella elettronica. Infatti i prodotti liquidi per l’assunzione di tabacco senza doverlo fumare, possiedono alte percentuali di zuccheri e prodotti zuccherosi, necessari per rendere l’esperienza più piacevole. «Le sostanze zuccherose provocano molto più facilmente lo sviluppo della carie, soprattutto se il fumatore non si lava con costanza e correttamente i denti tutti i giorni. Chi decide di fumare la sigaretta elettronica pensando di ridurre i danni ai denti deve conoscere anche queste controindicazioni».

Salute orale e fumo di sigaretta: informazioni

Per informazioni sugli effetti negativi del fumo per quanto riguarda la salute orale, i dottori Santoni e Ormellese sono a disposizione dei pazienti ai recapiti indicati cliccando qui.

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