San Rocco ribadisce il no allo svincolo. Pilotto: siamo dalla vostra parte
Ieri sera, martedì, l'incontro con i residenti sulla discussa opera della A52
San Rocco si mette di traverso sullo svincolo. Il tunnel tutto coperto si può fare ma Amministrazione comunale di Monza, comitati e cittadini devono agire di concerto per ottenere i risultati sullo svincolo della A52. E’ l’appello che il sindaco Paolo Pilotto ha lanciato ieri sera, martedì 6 febbraio 2024 a San Rocco durante l’incontro con la cittadinanza sui problemi del quartiere, primo di una serie di serate che il Pd vuole dedicare “per ascoltare la città”.
La paura di San Rocco per lo svincolo
Il tunnel di cui si parla è ovviamente quello progettato dalla società Serravalle per la tangenziale Nord, i cui ultimi 70 metri correrebbero in trincea a ridosso delle scuole, degli impianti sportivi e delle abitazioni del quartiere, in particolare di via Gentili. Una prospettiva che fa paura ai residenti che paventano danni alla salute, alla stabilità degli edifici e alla mobilità del quartiere. Tanto che il Comitato di via Gentili ha avviato una raccolta di firme per l’annullamento del progetto dello svincolo (finora 500 quelle raccolte).
Pilotto, coadiuvato dall’assessore Giada Turato, ha ascoltato le osservazioni e la rabbia dei residenti (inevitabile qualche tono acceso) per poi ricordare di avere ereditato il progetto dalla Giunta Allevi e di essersi subito mosso nei confronti di Serravalle, fin dall’estate 2022, e avere già ottenuto la cancellazione della rotatoria prevista su viale Campania (anche se Casignolo sarà comunque interessata dal deposito della M5).
Le modifiche al tunnel
Quanto al tunnel, “abbiamo messo in campo la società Monza Mobilità, di proprietà del Comune, che dopo un attento studio ha concluso che il tunnel può essere fatto tutto coperto, anche se a fronte di maggiori costi e di una riprogettazione. E’ quello che intendiamo proporre a Serravalle: la salute e la sicurezza dei cittadini sono una priorità”.
A breva inizierà la Via (valutazione dell’impatto ambientale), una procedura che richiederà sei mesi di tempo. Dopodiché il progetto andrà al ministero: “I casi sono due- ha concluso il sindaco: o Serravalle accetta subito la modifica che proponiamo, ma la vedo difficile; oppure noi presentiamo la nostra valutazione tecnica in sede di Via e lì tutti i soggetti interessati potranno interloquire. Sui pericoli di stabilità degli edifici faremo verifiche, la viabilità di cantiere è tutta ancora da scrivere. In ogni caso l’amministrazione comunale è dalla parte dei cittadini”.