Tragedia sfiorata

Sasso da mezzo chilo crolla sulla ciclopedonale

Il frammento che si è staccato dal sottopasso di viale Libertà a Monza è stato raccolto da una ciclista di passaggio. La Consulta di quartiere: «Si intervenga con urgenza»

Sasso da mezzo chilo crolla sulla ciclopedonale
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Capita che stai passando sul marciapiede, che fa anche da ciclabile, e trovi un bel sasso (chiamiamolo così) in mezzo al passaggio. E ti è andata bene, perché quel sasso, oltre mezzo chilo di peso, avrebbe potuto finirti in testa.

Il sasso crollato sulla ciclabile

E' accaduto a Monza in viale Libertà, sul percorso riservato a pedoni e biciclette sulla destra della strada, in uscita dalla città, poco prima del sottopassaggio ferroviario.
«I muri del sottopasso sono ammalorati -spiega Giuseppe Bergamelli, del Controllo di vicinato della zona- e cadono pezzi di calcestruzzo, alcuni anche di peso e dimensione importante, che potrebbero causare gravi problemi ai passanti».
L’ultimo in ordine di tempo è di poche settimane fa: «Una ragazza che stava passando in bicicletta -spiega il coordinatore della Consulta Libertà, Valter Artelli- ha trovato per terra un pezzo di calcestruzzo del peso (abbiamo verificato poi) di oltre mezzo chilo. Le fosse arrivato in testa le avrebbe fatto molto male, se non peggio».

Il muro in questione è quello sulla destra, scendendo verso il sottopasso in uscita da Monza, che sostiene tutto il blocco ex Strebel, dove ora hanno sede diverse attività.

Il peso del sasso e l'allarme della Consulta

«Il sasso, per la precisione -continua- pesa 657 grammi. Come Consulta abbiamo subito segnalato la cosa al settore della Polizia locale che segue i quartieri. Aspettiamo interventi. Il sottopasso data 1960, le spallette probabilmente subiscono infiltrazioni d’acqua, il calcestruzzo cade a pezzi: il percorso ciclopedonale non viene mai pulito, se non durante le Pulizie di Primavera: vi si trovano erbacce, rifiuti e...pezzi di muro caduto».
«Se hanno già fato la segnalazione, bene -dice l’assessore all’Urbanistica Marco Lamperti-. Da verificare se la manutenzione spetti a noi o ai proprietari. In caso di pericolo di crolli si può fare un’ordinanza che obblighi alla messa in sicurezza».
«La cosa importante è che il percorso ciclopedonale non venga chiuso- conclude Artelli-: è molto usato. Se fosse chiuso, il ciclista o il pedone dovrebbe passare la ferrovia o da via Osculati (passaggio a livello) o dal sottopasso di Monza Est, allungando il tragitto. Ricordiamoci che non distante ci sono due scuole (in via Ardigò, ndr) e che il collegamento ciclopedonale con la parte al di là della ferrovia è imprescindibile».

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