Monza si è risvegliata sabato mattina con le luci natalizie e al tempo stesso una nuova ingombrante installazione dovuta alle norme di sicurezza in una delle sue strade più eleganti. Ed è scoppiata subito l’ironia e la polemica. Tanto che ora la barriera è stata rimossa e sostituita.
Ironia sullo sbarramento di sicurezza
In via Vittorio Emanuele, proprio nel cuore dello shopping natalizio, è comparsa sabato mattina (prima dell’inaugurazione delle attrazioni natalizie in centro) una massiccia barriera in cemento armato, una di quelle strutture grigie, ruvide, pensate per fermare un furgone lanciato a tutta velocità.
Una misura di sicurezza, ovviamente, anche per la prevenzione degli attentati o degli atti di terrorismo che però è stata realizzata con una linea di calcestruzzo lunga diversi metri che taglia in due la pavimentazione a porfido come un blocco da cantiere fuori posto. L’effetto visivo è stato immediato: molti passanti hanno storto il naso, altri hanno fotografato la scena, qualcuno sui social ha ironizzato aggiungendo virtualmente filo spinato e cartelli, trasformando la barriera nel finto «Checkpoint Charlie». «Comprendo le motivazioni di sicurezza – ha scritto anche lo storico esponente della cultura monzese Ettore Radice – ma qualcosa di meno sgraziato si poteva trovare per una delle vie più belle della città».
L’immagine, del resto, parla da sola: il grigio sporco del cemento, le ammaccature, insomma in centro l’impatto estetico è pesante.
La posizione dell’assessore
A chiarire la vicenda è l’assessore al Commercio, Carlo Abbà, che ha ammesso la bruttezza, ma spiegato la necessità: «L’organizzatore ha presentato il piano della sicurezza con largo anticipo, senza che emergessero rilievi fino a questa settimana, poi in prossimità dell’evento, sono arrivate le prescrizioni della Questura che ci ha chiesto uno sbarramento in via Vittorio Emanuele». A quel punto, ha spiegato Abbà, non c’era più margine di scelta: bisognava reperire barriere certificate e disponibili sul mercato nell’immediato. «Si è preso quello che si è trovato».
Lo stesso Abbà si è però preso subito a cuore la questione e l’ha risolta. Ieri, lunedì 24 novembre 2025, la barricata è stata rimossa e sostituita con cubotti di calcestruzzo simili ai new jersey collocati attorno alla pista di pattinaggio, visivamente meno impattanti (in piazza Trento sono anche colorati).
La barriera è quindi ora meno impattante e più in linea con le fioriere usate come sbarramento verso il Ponte dei Leoni e all’inizio di via Carlo Alberto o la recinzione sui mercatini. «Tutte indicazioni a cui abbiamo ottemperato», ha chiosato Abbà.