Scarafaggio nell'insalata a scuola a Carate, "multato" il gestore
Contestata una penale di 1.200 euro alla «Cirfood»: l’episodio alla mensa della primaria «Mario Lodi» lo scorso 10 novembre.
Uno scarafaggio è stato trovato tra le foglie dell’insalata servita in mensa agli alunni della scuola elementare Mario Lodi a Carate Brianza.
E’ successo di nuovo (è la seconda volta nel corso di quest’anno) ed è accaduto, nonostante il cambio del gestore del servizio di refezione scolastica che, a luglio, l’Amministrazione comunale di Carate Brianza ha affidato per i prossimi tre anni alla ditta «Cirfood», colosso della ristorazione con sede a Reggio Emilia.
L'episodio è accaduto a novembre
L’episodio si è verificato lo scorso mese di novembre, ma lo si è appreso solo in settimana con la pubblicazione della determina numero 1056 con la quale il responsabile del settore Istruzione ha accertato l’incasso della penale da 1.200 euro che il Comune ha richiesto alla società per l’inadempimento in base a quanto previsto dal capitolato speciale d’appalto.
La contestazione ha riguardato il ritrovamento lo scorso 10 novembre di un insetto nero, simile ad uno scarafaggio («o un altro artropode», si legge nella determina pubblica) all’interno del piatto dell’insalata servito ad un’alunna di quinta elementare durante il terzo turno di mensa nel plesso della primaria «Mario Lodi» di via Moscatelli. Ad inviare tre giorni più tardi la nota agli uffici comunali era stato il referente della scuola, l’insegnante Giordano Rossini che aveva indicato anche tra i testimoni dello spiacevole accaduto una maestra presente in mensa e le inservienti addette alla refezione, a loro volta richiamate dall’alunna che, mentre stava per pranzare, ha notato la presenza di uno scarafaggio che si muoveva tra le foglie dell’insalata.
Contestato l’inadempimento contrattuale alla ditta, che ha provato a fornire spiegazioni all’accaduto, il Comune ne ha respinto le giustificazioni applicando quindi la penale di 1.200 euro come disposto dagli obblighi contrattuali.
A Carate era già successo a febbraio
Quello dello scorso novembre non è stato, purtroppo, un caso isolato. Era già accaduto a metà febbraio, sempre alla scuola elementare «Mario Lodi», ma con un gestore diverso dato che fino a fine luglio il servizio di refezione in città era affidato a un’altra azienda, la «Vivenda» di Roma. Anche in quell’occasione, tra le foglie dell’insalata servita a una classe di quinta elementare, vennero scoperti moscerini e un vermicello. «Un caso isolato», aveva spiegato allora l’azienda, «nonostante gli accurati cicli di lavaggio» «dovuto alla natura biologica delle verdure, coltivate senza pesticidi che sopprimono vermi o insetti». Anche allora il Comune era intervenuto applicando una penale alla ditta.
L’episodio, raccontato dal nostro settimanale, aveva acceso anche il dibattito politico, con il Partito democratico che aveva sottolineato la necessità di «controlli più rigorosi dal punto di vista qualitativo e sanitario»: «Quando si tratta della salute dei bambini, un’Amministrazione non deve lasciare nulla al dubbio e ridurre ogni possibile rischio al minimo», aveva rimarcato il segretario dem, Cristiano Coletta.
Dal canto suo, l’assessore all’Istruzione Ian Farina, senza minimizzare l’accaduto, aveva però anche invitato a non enfatizzare un caso di fatto «isolato»:
«Non facciamone un caso - aveva spiegato Farina - è un incidente di percorso che non doveva capitare e che cercheremo di approfondire, ma la qualità del servizio offerto è alta, così come è molto buono il gradimento espresso dalla commissione Mensa che viene periodicamente convocata».