Protesta

Sciopero alla Peg Perego, no a 90 licenziamenti

È iniziato stamattina, giovedì 19 giugno, alle 8 lo sciopero dei lavoratori della Peg Perego, storica azienda arcorese nel settore della prima infanzia e dei giocattoli.

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"No ai licenziamenti, no al trasferimento del lavoro in Cina, si al dialogo".

È iniziato stamattina, giovedì 19 giugno, alle 8 lo sciopero dei lavoratori della Peg Perego, storica azienda arcorese nel settore della prima infanzia e dei giocattoli. Lo stabilimento, ricordiamo,  è attraversato da un’ondata di tensione e preoccupazione, dopo l’annuncio da parte della direzione aziendale dell’intenzione di tagliare 90 posti di lavoro su 236 entro la fine di settembre.

La mobilitazione

La mobilitazione, ricordiamo, è stata indetta da Fiom Cgil Brianza, Fim Cisl Monza Brianza Lecco e dalle RSU aziendali, che denunciano l’assenza di un piano alternativo da parte dell’azienda.

"Noi chiediamo una cosa sola all'azienda, cioè quella di aprire un confronto serio con noi e le istituzioni - hanno dichiarato le sigle sindacali rapresentate da Gloriana Fontana (Fim Cisl Monza Brianza Lecco) e Adriana Geppert (Fiom Cgil Brianza) – Non possiamo accettare che 90 famiglie vengano lasciate senza prospettive. Servono soluzioni, non tagli indiscriminati. L’azienda continua a portare il lavoro in Cina togliendolo ad Arcore. Noi da anni chiediamo all’azienda di diversificare il mercato. Noi chiediamo che l’azienda ritiri il piano di licenziamenti e che la produzioni rimanga in Italia".

Presenti al corteo, oltre ai lavoratori e ai sindacati, anche il segretario cittadino del Pd Davide Pennati, il consigliere comunale Michele Calloni e il segretario provinciale dei dem Lorenzo Sala.

Stando a quanto l’azienda ha dichiarato, il 2024 si è chiuso in negativo. Non da meno sono stati i primi mesi del 2025, con un calo del fatturato pari al 15% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Colpa dei dazi imposti sul mercato americano e dell'aumento della concorrenza cinese in Europa. Oggi, la storica azienda si vede costretta ad optare per ulteriori tagli, passando dagli attuali 236 dipendenti (erano 500 fino a non molti anni fa ndr) a 146 lavoratori. Per l’appunto 90 in meno.

 

 

 

 

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