La polemica

Scontro tra Pro Loco e Comune, l'opposizione attacca duramente l'Amministrazione

"Mezzago Democratica" replica all'Amministrazione: "Un atto di censura".

Scontro tra Pro Loco e Comune, l'opposizione attacca duramente l'Amministrazione
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Scontro tra Pro Loco e Comune di Mezzago, l'opposizione attacca duramente l'Amministrazione comunale. Forte presa di posizione della lista civica "Mezzago Democratica": "Un atto di censura".

"Un fatto di enorme gravità"

La seconda diffida inviata nella giornata di ieri, mercoledì 3 novembre 2021, dall'Amministrazione comunale di Mezzago alla Pro Loco non è passata inosservata. In particolare alla lista civica di minoranza "Mezzago Democratica", storicamente vicina alla Pro Loco anche in virtù delle numerose collaborazioni instaurate nei tanti anni trascorsi alla guida del paese.

"La notizia della “diffida” che l'Amministrazione Rivabeni ha rivolto alla Pro Loco, è un fatto di enorme gravità, sotto diversi aspetti - attacca la civica guidata dal capogruppo Giorgio Monti - Il primo, e più grave, è la censura. Ed è grave per la sproporzione di potere che c'è tra l'Amministrazione Comunale e Pro Loco. In una comunicazione con cui Pro Loco presentava ai cittadini attività ed eventi, l'associazione informava del cambio di sede, dovuto alla mancata concessione degli spazi del seminterrato della Biblioteca, occupati per circa 20 anni. E' un fatto, non un'opinione, che nell'ultimo anno e mezzo l'Amministrazione non abbia fatto nulla per ripristinare la sede Pro Loco e la funzionalità degli spazi. Su questo punto ci preme ribadire che quanto ripete l'Amministrazione Rivabeni sull'agibilità dei locali è una verità estremamente parziale. Il sindaco si limita, colpevolmente, a ripetere le poche righe delle conclusioni di una relazione che dice molto altro. La situazione autorizzativa e di agibilità dei locali seminterrati prima destinati a Pro Loco e Ludoteca, è la medesima di quella di Spazio Giovani: questo è scritto nella relazione citata solo parzialmente. L'unico aspetto mancante per questi due locali è la richiesta di uso in deroga dei seminterrati, necessaria per i locali seminterrati dove si svolge attività lavorativa. Questo adempimento deriva da una norma del 2008, data successiva all'inizio di utilizzo dei locali di Pro Loco e Ludoteca che equipara, dal punto di vista della sicurezza, l'attività delle associazioni a quella di un comune luogo di lavoro. Questo adempimento, in capo ad ATS, non va richiesto dal proprietario, in questo caso il Comune, ma dal legale rappresentante dell'associazione che usa lo spazio. Nel caso di Spazio Giovani, questo adempimento è stato svolto dalla cooperativa che gestisce il servizio. Ci risulta che né all'Associazione Pollicino per la Ludoteca, né alla Pro Loco sia stato richiesto di provvedere a regolarizzare questo aspetto: e questo ancora per dire che la volontà dell'Amministrazione di risolvere la questione e far continuare attività sociali più che decennali, non c'è mai stata".

"La propaganda sta superando la realtà"

A detta degli esponenti di "Mezzago Democratica", ci sarebbe poi un grave problema legato alla comunicazione gestita dall'Amministrazione comunale. Non solo sul tema Pro Loco.

"La realtà è che a Mezzago la propaganda ha preso il sopravvento sulla realtà. I messaggi propagandistici di cui sono destinatari i cittadini, da un lato gonfiano in maniera esagerata “risultati amministrativi”, dipinti come grandi conquiste e importanti traguardi, dall'altro, hanno come risultato e obiettivo finale quello di gettare fango sulle Amministrazioni precedenti. E se non fosse sufficiente, questa operazione è fatta attraverso WhatsApp che dovrebbe limitarsi ad informare su fatti amministrativi e comunicazioni di servizio, come indicato nella policy dei servizi, oppure viene svolta con un informatore di parte, quello a cui è stato ridotto il Mezzaghero (l'informatore comunale, ndr), che oltre a riportare il logo di Cambia Mezzago in copertina, oltre a pubblicare il falso, viene pagato coi soldi di tutti i mezzaghesi. I mezzaghesi, le associazioni che hanno costruito negli anni una comunità vivace e bella, gli spazi della socialità, chi li vive e li fa vivere, non meritano un simile trattamento. Auspichiamo che la comunità mezzaghese si mantenga unita, si costruisca e si rinnovi ogni giorno, nonostante i messaggi e i comportamenti dell'Amministrazione Rivabeni, che vanno nella direzione opposta. Diffidare, censurare, imporre, esautorare, negare, non sono la strada su cui costruire un paese migliore".

Insomma, l'autunno è arrivato, ma a Mezzago l'atmosfera è sempre più torrida. E la sensazione è quella che non sia finita qui.

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