Limbiate

Scuola ferma da quasi 2 anni, sale la protesta

Al quartiere San Francesco i residenti lamentano disagi e degrado: «Perché i lavori non ripartono? Ci sentiamo abbandonati»

Scuola ferma da quasi 2 anni, sale la protesta
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Cittadini sul piede di guerra per i disagi e il degrado causati dal cantiere della scuola primaria Anna Frank di Limbiate fermo da quasi due anni: i residenti del quartiere San Francesco si sentono abbandonati.

Scuola ferma da quasi 2 anni, sale la protesta

«Perché i lavori sono fermi da anni? Non è accettabile un’attesa così lunga, il nostro timore è che la scuola non si farà mai e che resterà tutto così. Non solo il cantiere della scuola è abbandonato ma anche l’area intorno risente di questo degrado, il parcheggio è da sistemare e anche i lavori del prolungamento della strada sono fermi. Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni» hanno detto alcuni residenti che si sono riuniti venerdì pomeriggio della scorsa settimana davanti al cantiere per raccontare il disagio che stanno vivendo da anni.

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Presente anche il Comitato nuova scuola Anna Frank

C’era anche il Comitato nuova scuola Anna Frank, che nel 2018 aveva organizzato una manifestazione per sollecitare l’avvio dei lavori, poi iniziati nel 2019.

«Abbiamo mandato tante lettere al Comune per chiedere un incontro ma senza ricevere risposte - ha notato il referente del gruppo, Lorenzo Mingiardi - il problema non è solo la mancanza della scuola ma da anni si è perso anche un giro di attività sportive importante perché nella palestra di via Torino veniva ad allenarsi la società Kennedy. Quello che dispiace è anche non avere più aggiornamenti da anni, non sappiamo come sta procedendo il Comune, eppure ci era stato detto che saremmo stati informati delle evoluzioni».

A febbraio dell’anno scorso l’Amministrazione aveva deciso di rescindere il contratto con la ditta appaltatrice, la Na.Gest-Global service srl, a causa di ritardi e inadempienze nelle lavorazioni. L’impegno era comunque finire i lavori affidando l’appalto a un’altra impresa tramite gara.

Il quartiere è piccolo e uno dei principali punti di riferimento è sempre stato la scuola Anna Frank, che si trova in fondo in una strada chiusa. Senza il plesso funzionante viene meno tutta la vitalità della zona.

«Solo con la scuola il quartiere si può rianimare, perché qui sta morendo tutto. San Francesco è un quartiere dimenticato - hanno detto i residenti - sono stati rifatti solo i marciapiedi in campagna elettorale, poi non abbiamo più visto nessuno».

Ne risentono anche i commercianti

Ne risentono anche i pochi commercianti della zona. La pizzeria d’asporto ha chiuso dopo poche settimane, il bar resiste ma è dura: «Io sono nato qui e a marzo ho rilevato il locale, è desolante vedere questa costruzione abbandonata, almeno si potrebbe aprire la strada per favorire il passaggio - ha detto il titolare del locale, Giuseppe Trimboli - la cosa che fa più male è il silenzio su questi lavori, non ci sono aggiornamenti e questo fa arrabbiare le persone. Così il quartiere si svaluta, penso a chi ha preso casa qui proprio perché c’è davanti la scuola».

Anche la parrucchiera Michela nota che la zona è fortemente svalutata: «Io non ho avuto ripercussioni sulla mia attività lavorativa. Magari se ci fosse la scuola potrebbe andare meglio ma è proprio un dispiacere vedere questo cantiere così isolato e abbandonato. Dovrebbe venire qui “Striscia la notizia”».

Della scuola incompiuta resta un enorme scheletro di cemento, non solo brutto da vedersi ma che attira anche degrado.

«La sera, appena inizia a fare buio, ci sono strani movimenti, vediamo i ragazzi che scavalcano il cancello ed entrano nel cantiere» ha notato una residente. Sulla questione sollevata dagli abitanti del quartiere San Francesco, l’Amministrazione comunale ha annunciato che darà una risposta in questi giorni.

Le insegnanti della Anna Frank: «Perse tre classi, le famiglie li iscrivono altrove»

La nuova scuola doveva essere pronta in due o tre anni: nel settembre 2015 i bambini della Anna Frank sono stati distribuiti in altri plessi di Limbiate in attesa dell’edificazione del nuovo plesso. Per il trasporto, il Comune ha organizzato dei pullman sia all’andata che al ritorno.
Lo sgombero della vecchia scuola è stato fatto in tempi molto rapidi perché i lavori sembravano imminenti ma alla fine sono partiti solo dopo l’estate del 2019.

Poi, viste le lungaggini, le sospensioni dei lavori e intoppi vari, nel 2020 l’Amministrazione ha riunito le classi della primaria nell’edificio della ex scuola Afol a Mombello, dove si trovano ancora oggi.

«E’ un grosso disagio - hanno spiegato alcune insegnanti - sono tre anni che perdiamo una classe all’anno. La Anna Frank, quando era in via Torino, aveva nove o dieci classi, adesso sono sei e pure numerose. Il pre e il post scuola non si possono attivare perché il pullman fa altri orari e i genitori come fanno? Così iscrivono i bambini in altri plessi. Dopo aver vagabondato in varie scuole da anni siamo a Mombello, in uno spazio provvisorio, dove non ci sono neanche i laboratori e questo va a discapito degli alunni».

«Non facciamo calare l’attenzione»

Pesa sulla vicenda della scuola incompiuta anche il contenzioso in atto tra il Comune e la società appaltatrice Na.Gest-Global service srl che si è opposta alla rescissione del contratto facendo ricorso davanti al tribunale di Milano. L’Ente locale ha dovuto difendersi in giudizio: la settimana scorsa c’è stata l’udienza.

All’incontro di venerdì davanti al cantiere fermo erano presenti anche i consiglieri comunali di opposizione Giancarlo Brunato (Limbiate solidale) e Michele Papa (Movimento 5 Stelle). Ad aprile avevano incontrato il sindaco per avere aggiornamenti sulla nuova scuola.

«Abbiamo chiesto se nonostante il contenzioso in corso si potesse comunque indire un bando per proseguire i lavori e ci è stato detto che è possibile, abbiamo chiesto anche se è stato fatto un nuovo studio sul fabbisogno di classi, visto che il precedente risale a dieci anni fa, ma non ci è stata data risposta» hanno detto. L’opposizione ha annunciato che sull’argomento presenterà delle interrogazioni in Consiglio comunale: «Cerchiamo di non far calare l’attenzione su questa scuola» è l’appello dei due consiglieri.

L’Amministrazione comunale ha detto più volte che l’obiettivo è bandire una nuova gara d’appalto per far subentrare una una nuova impresa che completi i lavori interrotti, da tempo ha chiesto all’impresa il pagamento delle penali per i ritardi. A causa delle lungaggini del cantiere il Comune ha perso 1,7 milioni di fondi ministeriali, poiché sono scaduti i termini per usufruirne. Quindi deve trovare altre risorse per concludere l’opera. Il mese scorso una società è stata incaricata di effettuare delle prove di carico sulla struttura esistente per verificarne la solidità. Un’operazione propedeutica all’indizione del nuovo bando di gara.

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