Scuole vecchie, servirebbero 300 milioni: «Lo Stato deve aiutare i Comuni»
In tre anni sono stati già investiti 50 milioni di euro e ai presidi sono state chieste le priorità di intervento

«Finora abbiamo già investito 50 milioni di euro, ma non basta: serve un piano nazionale per l’edilizia scolastica. A Monza servirebbero almeno 300 milioni di euro per sistemare davvero tutte le scuole».
Scuole vecchie, mancano fondi
È l’allarme lanciato dall’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti, che mette al centro la condizione degli edifici scolastici cittadini: strutture spesso datate (per lo più costruite negli anni Cinquanta o Sessanta), con barriere architettoniche da abbattere, cortili e impianti da rifare, serramenti rotti.
Nonostante i vincoli di bilancio, il Comune ha portato avanti numerosi interventi, concentrando gli sforzi su manutenzioni straordinarie, riqualificazioni e nuovi spazi.
Interventi realizzati
Il progetto più ambizioso è la ristrutturazione dell’ex Corpo Borsa, che tornerà a ospitare il Liceo Nanni Valentini e attività post diploma: un investimento da 8 milioni di euro, con lavori già in corso e termine previsto per maggio 2026.
«L’edilizia scolastica per noi è una priorità e penso l’abbiamo dimostrato anche con il progetto di rifacimento della scuola Bellani con un investimento di 11 milioni di euro - ha detto Lamperti - Il prossimo intervento da oltre 14 milioni di euro con il Sus è quello sulle scuole di San Rocco, ma c’è stato anche un altro milione investito per il Pianeta Azzurro e 400mila euro per il Cartoccino. Per la materna i lavori sul tetto sono in partenza e si concluderanno per dicembre».
Tra gli interventi in partenza anche quelli per la Munari che si svolgeranno quest’estate a scuola chiusa: riqualificazione di due aree del cortile della scuola, attualmente pavimentate in asfalto con l’obiettivo di creare uno spazio polifunzionale che possa essere utilizzato sia per attività ludiche che didattiche. Le superfici esistenti del cortile da 150 e 300 metri quadrati saranno sostituite con una pavimentazione antitrauma in gomma riciclata e materiali ecologici, per maggiore sicurezza e sostenibilità.
Interventi futuri
Ancora da realizzare, ma già programmati ci sono anche i lavori per la messa in sicurezza del piano terra della scuola Bachelet, per un milione di euro così come il risanamento conservativo della scuola media Confalonieri per un altro milione. «Monza sta facendo la sua parte, abbiamo incontrato dirigenti scolastici e comitati genitori, li abbiamo ascoltati, abbiamo chiesto loro l’elenco delle manutenzioni necessarie e si parla di centinaia di segnalazioni per le quali ci vorrebbero 300milioni di euro – conclude Lamperti – Purtroppo senza un serio intervento da parte del Governo, le città continueranno a rattoppare, mentre servirebbe una visione radicale perché l’edilizia scolastica diventi una priorità nazionale».
Al Comune non resterà quindi che fare l’elenco delle urgenze rispetto alle segnalazioni arrivate per classificare gli interventi in base alla priorità. «Dappertutto purtroppo è impossibile arrivare anche volendo se Roma non ci aiuta».