Selvaggina e alimenti nello stesso freezer. Il titolare: «Trattato come un terrorista»
L'intervento della Polizia provinciale e dell’Ats Brianza all’interno del bar Campagna di via Battisti.
Nel freezer selvaggina (con le piume) accanto ai cibi da servire; fuori uccelli e conigli vivi detenuti illegalmente. Blitz della Polizia provinciale che nei giorni scorsi ha fatto chiudere lo storico «bar Campagna» di via Battisti ad Arcore in seguito ad alcuni controlli disposti dall'Ats Brianza.
Selvaggina e alimenti nello stesso freezer. Il titolare: «Trattato come un terrorista»
Il titolare del locale Angelo Redaelli, ammette le sue colpe ma va al contrattacco: «Ho sbagliato a mettere il fagiano nel freezer utilizzato per conservare i prodotti del bar ma mi hanno trattato come se fossi un terrorista, anzi un assassino. E mi hanno anche portato via “Schizzo”, il mio amato coniglietto selvatico al quale ero affezionato».
Scoperta agghiacciante
Agghiacciante scoperta quella fatta dagli agenti lo scorso venerdì 4 novembre (ma la notizia è stata diramata mercoledì scorso) che hanno trovato in un congelatore del bar diversi colombacci, abbattuti in attività di caccia, ed un fagiano, tutti ancora con piumaggio e mal conservati insieme ad alimenti destinati ad essere cucinati e somministrati nel locale.
Il blitz della Polizia provinciale è scattato a seguito della richiesta degli ispettori dell’Ats Brianza. Qui, infatti, gli ispettori hanno effettuato una serie di controlli che hanno fatto emergere diverse irregolarità. All’esterno del locale invece, sono stati ritrovati una decina di uccelli vivi (diamantini, inseparabili, colapsite) e un coniglio selvatico, animale catturato e detenuto illecitamente in una gabbia.
La replica del titolare
Venerdì pomeriggio della scorsa settimana abbiamo intervistato il titolare del locale che ha voluto raccontare la sua versione dei fatti.
«Io sono un cacciatore e il giorno prima del blitz della polizia provinciale ero andato a caccia ed ero tornato con un fagiano - ha spiegato Redaelli - Non ero riuscito a consegnarlo ad un amico e allora ho pensato di conservarlo nel freezer del bar. Ovviamente prima di metterlo nel congelatore l’avevo sigillato in diversi sacchetti, quindi le piume non hanno contaminato gli altri prodotti. E’ vero, ho sbagliato e lo ammetto ma mi hanno trattato come se fossi un assassino, come una persona sporca. Mi spiace ma non è affatto così. Ho dovuto affrontare ben otto agenti che hanno ispezionato tutto. Ho detto loro che sono un amante della caccia e hanno voluto vedere non solo il porto d’armi, ma hanno anche voluto vedere i fucili che tenevo in casa. In più mi hanno contestato anche la presenza di segatura sparsa sul pavimento della cantina, che avevo utilizzato qualche giorno prima per asciugare la superficie che si era allagata a causa della rottura di un tubo dell’acqua».
L’appello del titolare
Durante il blitz della Polizia Provinciale gli agenti hanno anche sequestrato schizzo, il coniglio selvatico che Redaelli accudiva da tre anni.
«Come ho detto ho sbagliato e sono pronto a pagare per le mie colpe - ha concluso Redaelli - Ma su una cosa non transigo: mi hanno portato via “Schizzo”, il mio coniglietto selvatico. Mi manca molto. L’avevo trovato tre anni fa in mezzo ai campi che faticava a camminare a causa di un problema alle zampe. L’ho accudito per tutto questo tempo, era la mascotte del mio bar. Vorrei tanto poterlo riavere con me».
Nel frattempo il bar lunedì mattina ha riaperto i battenti.