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Sempre più anziani, in arrivo un progetto da 400mila euro

Il progetto del Comune di Monza prevede di rafforzare la rete con interventi anche a domicilio

Sempre più anziani, in arrivo un progetto da 400mila euro
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La popolazione monzese è sempre più anziana, ma per favorire l'invecchiamento attivo e sostenere la fascia più fragile è in arrivo un progetto da 400mila euro.

Un progetto per gli anziani da 400mila euro

Il Comune di Monza ha vinto per la seconda volta il Bando Cariplo “Welfare in Ageing” portando sul territorio “Formula 100”, finanziato dal bando per un valore di 400mila euro.

Il progetto – che avrà durata fino a fine giugno 2027 - nasce all’interno di una cornice di stretta collaborazione tra l’amministrazione Comunale, il terzo settore e una rete di enti territoriali.

Nello specifico, il progetto  prevede la “mappatura” della fragilità degli anziani e la successiva definizione di piani di assistenza personalizzati sui seguenti domini: mentale e cognitivo; fisico e motorio; nutrizionale e dell’alimentazione; psicologico e psico-affettivo; sociale e relazionale.

“Si tratta di un progetto importante per la nostra città – sottolinea l’assessore al Welfare Egidio Riva - perché, da un lato, prevede la sperimentazione di un modello innovativo di intercettazione precoce della fragilità, grazie anche alla collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca; dall’altro lato promuove un sistema integrato e strutturale di presa in carico delle persone più fragili, che mobilità, nella logica del welfare di comunità, risorse pubbliche e private e le reti di prossimità informali presenti nei quartieri”.

Interventi anche a domicilio

Tali interventi si svolgeranno sia individualmente presso il domicilio sia all’interno di attività di gruppo presso i presidi di prossimità territoriali. Si prevede di coinvolgere circa 400 anziani, e di rivolgersi a 250 persone con fragilità lieve-moderata nella presa in carico integrata, con l’obiettivo di migliorare, mantenere o rallentare il decadimento delle capacità intrinseche dell’anziano, misurate regolarmente tramite indicatori specifici.

Accanto al Comune di Monza vi è un partenariato articolato, con la cooperativa Sociosfera nel ruolo di capofila. Attiva da oltre 30 anni, Sociosfera è esperta nella gestione di servizi per anziani e nella creazione di reti territoriali.

Altri partner sono l’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza, organizzazioni del Terzo Settore come Fondazione Ravasi Garzanti, Cooperativa La Meridiana, Meta, Auser e l’Associazione Volontari Caritas Monza  e, per la prima volta parte della rete, l’Università Milano Bicocca. Quest’ultima sperimenterà un modello derivato dal progetto internazionale “+Agil Barcelona”, condotto dal Refit Team di Barcellona Parc Sanitari Pere Virgili, a cui ha fornito il supporto scientifico. Si tratta di un consolidato programma di intervento per la cura degli anziani fragili, avviato in Spagna a partire dal 2016, elaborato in co-creazione tra sistema di cure primarie, medicina geriatrica, e fruitori finali.

Monza sempre più "vecchia"

Tanto per dare un’idea dello stato di «vecchiaia» della popolazione monzese, stando al «Monza in cifre 2024», il notiziario redatto dagli uffici statistici del Comune, attualmente la fascia più numerosa è proprio quella compresa tra i 45 e 64 anni (è quasi un terzo della popolazione complessiva) e va considerato che il 14% della popolazione monzese supera abbondantemente i 75 anni. Tanto per dare un’idea la fascia 15-24 anni non arriva al 10%.
L’indice di vecchiaia, insomma, a Monza arriva al valore 203,3 (in Italia si abbassa a 199,8). Un trend in salita perché nel 2022 era 199,2.

Una rete per la fragilità

Formula 100 punta a costruire un modello basato sulla collaborazione tra servizi sociali, sociosanitari e sanitari, attraverso la costruzione di reti di prossimità. Il progetto è fondato sull’idea di intercettare tempestivamente gli anziani in condizioni di fragilità lieve, spesso non ancora noti ai servizi sociali o sanitari, e di accompagnarli in un percorso di cura che integri le risorse disponibili sul territorio.

La strategia si articola in cinque azioni principali, ognuna delle quali contribuisce a perseguire gli obiettivi complessivi del progetto, tra cui l'identificazione precoce degli anziani fragili. Attraverso l’uso di strumenti avanzati di mappatura, si punta a migliorare la capacità di valutare il livello di fragilità e a sviluppare piani di cura personalizzati.

Il progetto punta poi a creare presidi territoriali che diventino luoghi di riferimento per la comunità, dove anziani e caregiver possano trovare un supporto continuo e personalizzato. Da un lato, si prevede l’implementazione di un sistema di “case management” che coordini operatori e volontari; dall’altro, si promuovono interventi per contrastare l’isolamento sociale, come la telefonia sociale, che diventa strumento chiave per mantenere il contatto con chi è più vulnerabile.

Promuovere stili di vita sani

Con l’azione Camp, Formula 100 introduce attività di stimolazione cognitiva e motoria per rallentare il decadimento delle capacità fisiche e mentali degli anziani. Ma non solo: attraverso laboratori dedicati all’alimentazione, alla gestione del dolore e al benessere mentale, il progetto mira a promuovere uno stile di vita salutare nell’invecchiamento. In parallelo, vengono incentivati interventi psicologici individuali e attività sociali che favoriscano la partecipazione attiva degli anziani nella comunità.

Una componente centrale del progetto è rappresentata dall’empowerment della comunità. Formula 100 prevede percorsi formativi per assistenti familiari, caregiver e volontari, aumentando così le competenze socioassistenziali e valorizzando figure professionali spesso sottovalutate. La sensibilizzazione della comunità sui temi dell’invecchiamento e delle fragilità è un altro elemento fondamentale, così come la promozione di strategie di supporto tra pari.

 

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