10 febbraio

Sentita cerimonia per il Giorno del Ricordo

Intervento del sindaco Dario Allevi: "Quando ero ragazzo, a scuola, non potevo fare domande su questo argomento perché venivo messo a tacere".

Sentita cerimonia per il Giorno del Ricordo
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Sentita cerimonia per il Giorno del Ricordo, ovvero la commemorazione istituzionale che da qualche anno affida alla comune sensibilità il dramma delle foibe.

Eventi tragici e sanguisoni

Si tratta di eventi sanguinosi che videro protagonisti nell'immediato Dopoguerra i profughi italiani delle zone Giuliano-Dalmate perseguitati dai partigiani comunisti jugoslavi. Atti di rappresaglia, vendette, rapimenti e uccisioni indiscriminate che hanno costellato il periodo fra 1943 e 1946 soprattutto sul confine orientale.

La cerimonia si è svolta giovedì mattina alla presenza delle autorità civili e religiose e di fronte a un pubblico tutto sommato abbastanza numeroso (circa cento persone). E' intervenuto anche il docente universitario della Statale di Milano professor Giorgio Siboni che ha tratteggiato dal punto di vista strettamente storico quei gravissimi accadimenti. Ha poi parlato una suora crocerossina e il sindaco Dario Allevi. Il primo cittadino monzese ha ricordato come il Giorno del Ricordo sia in fin dei conti una "conquista" di questi ultimi anni, mentre fino a poco tempo fa la tragedia delle foibe era considerata in tono minore. La storia, d'altronde, la scrivono i vincitori e non sempre si è registrata quell'onestà intellettuale da parte di tutti per emmettere anche gli errori più evidenti.

L'aneddoto del sindaco

Sia come sia il sindaco ha poi ricordato anche un aneddoto: "Quand'ero ragazzo, a scuola, se osavo chiedere approfondimenti e facevo domande sulle foibe venivo quasi messo a tacere. Per fortuna oggi è diverso e possiamo ricordare anche tutti quei poveri italiani, perlopiù civili, massacrati dal Regime comunista nell'ex-jugoslavia in quegli anni bui".

Anche la Questura ha svolto una cerimonia ufficiale nella stessa mattinata di giovedì, alla presenza del questore Marco Odorisio: durante l'evento è stato benedetto un ulivo piantumato lo scorso anno in ricordo dei deportati e in senso lato per i caduti di tutte le guerre.

Questa dunque la notizia della cerimonia per il Giorno del Ricordo con le autorità civili e istituzionali di Monza.

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