Operazione "Interstellar"

Sequestrati oltre 20mila capi contraffatti con loghi della NASA

Le indagini sono state condotte dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Verbania. Nei guai sono finiti il legale rappresentante e l'amministratore di una società pugliese

Sequestrati oltre 20mila capi contraffatti con loghi della NASA
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Un'altra brillante operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza nell'ambito delle attività di prevenzione e repressione a contrasto della contraffazione e al commercio di prodotti non genuini e insicuri.  Le indagini in questo caso svolte dalle fiamme gialle del Comando Provinciale di Verbania e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani hanno portato al sequestro di oltre 20mila capi di abbigliamento per adulti e bambini recanti i loghi dell'agenzia spaziale governativa statunitense NASA.

Sequestrati oltre 20mila capi contraffatti con loghi della NASA

Il servizio trae origine da un controllo in materia di sicurezza dei prodotti effettuato presso un megastore di abbigliamento e prodotti per la casa sito nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dove i militari del Gruppo di Verbania, congiuntamente a personale ispettivo della Sezione Antifrode e Controlli, hanno trovato e sottoposto a sequestro amministrativo 151 capi di abbigliamento non conformi alla normativa.

I militari, avendo trovato dei capi di abbigliamento contraddistinti dal logo della NASA, hanno deciso di approfondire la liceità dell’utilizzo del logo da parte di un’azienda operativa nella Provincia di Barletta-Andria-Trani.

Le guide lines non rispettate

Previo raccordo intercorso con la predetta Agenzia spaziale statunitense, veniva appurato come, sebbene fosse stata rilasciata una preliminare autorizzazione all'uso dei loghi identificativi dalla stessa Agenzia, ovvero i cosiddetti "meatball" e "worm", la stessa fosse totalmente all’oscuro delle modifiche apportate sugli stessi e riprodotti su felpe, magliette e altri indumenti.

Le guide lines della Agenzia Spaziale Americana prevedono infatti un minuzioso processo di approvazione preventiva che la società produttrice, in base a quanto emerso dalle indagini, simulava di aver effettuato in fase di ricezione degli ordinativi di acquisto da parte della catena distributiva presente in tutto il nord Italia o, addirittura, dava arbitrario inizio alla produzione sebbene la stessa NASA l’avesse espressamente vietato in quanto in netto contrasto con le loro linee guida per il merchandising.

La ricostruzione della filiera produttiva e distributiva e le denunce

Pertanto, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Trani, il legale rappresentante e l'amministratore di fatto/direttore commerciale della società pugliese per i reati di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni e per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

La ricostruzione della filiera distributiva, mediante meticolosa analisi delle fatture elettroniche di vendita acquisite per il tramite del partner tecnologico SOGEI, ha portato le fiamme gialle ad individuare che la produzione autunno-inverno
2023 era stata quasi interamente destinata ad un megastore avente sede centrale a Milano, ma con 35 punti vendita in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Piemonte, fra i quali uno nel Verbano-Cusio-Ossola, da dove sono partite
le indagini.

La Procura di Trani, sulla base degli accertamenti condotti dal Reparto verbanese, ha quindi disposto il sequestro dei capi
di abbigliamento contraffatti presso la sede della società produttrice nonché presso i punti vendita della catena cliente: in totale 21.264 capi di abbigliamento contraffatti per un valore di circa 380.000 euro. Sono stati inoltre acquisiti elementi investigativi a carico del rappresentante legale e del responsabile commerciale della società barlettana per il reato di frode nell'esercizio del commercio, avendo tratto in inganno la catena distributiva circa la liceità dell’utilizzo dei loghi.

Il Tribunale del Riesame di Trani ha rigettato il ricorso proposto dalla società produttrice, confermando il sequestro e la bontà delle investigazioni condotte dal Gruppo di Verbania.

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