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Seregno Calcio: l’imprenditore Varini vuole rilanciarlo con una cordata di imprenditori

L'imprenditore di Nova Milanese, unico concorrente del bando pubblico del Comune, ha illustrato il suo progetto.

Seregno Calcio: l’imprenditore Varini vuole rilanciarlo con una cordata di imprenditori
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In settimana l’incontro fra l’Amministrazione comunale di Seregno e Alfredo Varini, l’unico concorrente del bando pubblico per assegnare la gestione dello stadio Ferruccio, del centro sportivo Seregnello e del titolo sportivo del nuovo Seregno Calcio, che nella prossima stagione ripartirà dal campionato di Promozione.

Alfredo Varini, chi è l'imprenditore che vuole rilanciare il Seregno

Varini – 61 anni, direttore tecnico e commerciale dell’azienda Bifire di Desio – è stato delegato da una rete di imprenditori locali. Nel progetto per rilanciare il calcio azzurro sono coinvolte due aziende di capitali e un’associazione sportiva.

«Siamo stati ammessi al bando, ma ad oggi il progetto è sulla carta», ha commentato Varini.

Il confronto con il Comune

Adesso inizia la fase di confronto con il Comune per trovare un punto d’intesa fra le richieste inserite nel bando e le proposte del privato. Uno dei punti centrali sono i lavori di miglioramento degli impianti sportivi di proprietà comunale, nei quali Varini ha già effettuato un sopralluogo nei giorni scorsi.

Un super appassionato di calcio

«Lo stadio è stato ristrutturato una decina di anni fa, ma in alcuni ambiti c’è qualche problemuccio da sistemare. Al Seregnello la situazione è meno problematica, ma c’è da fare qualcosa», ha spiegato l’imprenditore di Nova Milanese.

Varini è un super appassionato di calcio. Già vicepresidente del Seregno ai tempi di Giuseppe Rocco, è tifosissimo della Juventus e da due anni abbonato del Monza, «anche per dare un sostegno» da quando milita in serie A.

Il progetto per il Seregno Calcio

Per il rilancio del club azzurro «abbiamo in mente un progetto a lungo termine, perché vogliamo evitare il fenomeno delle persone che rimangono per due o tre anni e poi se ne vanno. Un progetto di continuità che dobbiamo rendere sostenibile, e lo ritengo possibile, insieme ai risultati sportivi. A quali livelli? Quelli che competono al Seregno», in soldoni almeno la serie D senza escludere obiettivi più ambiziosi.

Top secret i nomi del direttore sportivo e dell'allenatore

Al momento top secret i nomi del direttore sportivo e dell’allenatore a cui affidare la squadra.

«Ci sono delle regole federali da rispettare, in questo momento ci sono delle idee - ha concluso - La nostra priorità è avere un progetto sostenibile con una grandissima attenzione ai giovani. Un’associazione ha un compito preciso per il territorio e praticare sport per i ragazzi significa farli crescere con dei valori in un ambiente sano. L’obiettivo è avere ancora più ragazzi di quelli attuali, valorizzando i più meritevoli. E se potranno andare in squadre più importanti, avremo fatto gol».

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