Settantamila richieste nei primi nove mesi: funziona la Centrale Unica per i sintomi più lievi
Da settembre a Carate Brianza è partita la riorganizzazione dell’ex Guardia Medica con il nuovo servizio di Continuità Assistenziale di Asst Brianza.

Febbre, tosse, richiesta di farmaci e disturbi gastrointestinali. Sono le richieste che ha registrato nei primi nove mesi di attivazione la Centrale Unica attivata presso i Poliambulatori dell’ospedale di Carate Brianza, il nuovo modello organizzativo del servizio di ex Guardia medica all’interno dell’Asst della Brianza avviato lo scorso settembre.
Il servizio ex Guardia medica ai Poliambulatori di Carate Brianza
Quasi la metà (il 48 per cento) delle 47.769 richieste schedate nei primi 270 giorni di osservazione è stata gestita in videochiamata o tramite consulto telefonico, quattro su dieci è stata invece dirottate per una visita agli ambulatori di Continuità Assistenziale sul territorio, mentre solo per il 7 per cento si è reso necessario l’invio in Pronto soccorso.
La Centrale Unica - operativa sette giorni su sette (dalle 19 alle 8 dal lunedì al venerdì e 24 ore su 24 nei festivi e prefestivi) e accessibile ai cittadini tramite il Numero Europeo Armonizzato (Nea) 116117 gestito da Areu - si sta dimostrando un valido servizio nel garantire un'assistenza più efficiente e accessibile per rispondere ai bisogni sanitari acuti non urgenti della popolazione, contribuendo in modo significativo alla riduzione degli accessi impropri e dei fenomeni di sovraffollamento al Pronto Soccorso spesso in difficoltà anche per la carenza di organico.
Punto di arrivo di un percorso condiviso tra la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, Areu, Asst Brianza e Ats Brianza, grazie alla Centrale Unica e telefonando al numero 116117, i pazienti possono parlare direttamente al telefono con un medico, favorendo così un percorso di maggiore appropriatezza di invio ai servizi territoriali grazie al triage effettuato dai professionisti adeguatamente preparati che operano all’interno del Poliambulatorio cittadino.
La richiesta viene in prima istanza gestita tramite consulenza telefonica o videochiamata e, solo nel caso in cui i medici accertino la necessità di una visita in presenza, l’assistito viene indirizzato all’ambulatorio di Continuità Assistenziale più vicino al paziente (12 attualmente attivi in tutta la Provincia). Sempre alla Centrale Unica spetta anche la valutazione relativa alla possibile attivazione di una visita domiciliare o dei servizi di emergenza e urgenza: dall’attivazione del 118 fino appunto all’invio in Pronto soccorso.
I medici di Continuità Assistenziale possono inoltre erogare prescrizioni farmaceutiche per una terapia non differibile e per coprire un ciclo di terapia non superiore alle 48-72 ore e certificazioni di malattia per i lavoratori turnisti limitatamente ai giorni coincidenti con le aperture della Continuità Assistenziale.
Il bilancio dei primi nove mesi
«A nove mesi dall'avvio, possiamo affermare che il servizio di Continuità Assistenziale risulta conosciuto e apprezzato - spiega il Direttore Generale di Asst Brianza, Carlo Alberto Tersalvi - Il servizio contribuisce a migliorare la gestione delle richieste sanitarie non urgenti, offrendo risposte tempestive e adeguate ai bisogni dell'utenza grazie al triage effettuato dai medici che rispondono dalla Centrale Unica di Carate Brianza. Questo modello rappresenta oggi un tassello fondamentale all'interno del sistema di assistenza territoriale, in grado di coniugare efficienza e centralità della persona e favorire di conseguenza una presa in carico più rapida e mirata delle esigenze di salute».
Asst Brianza ha recentemente avviato una nuova campagna informativa volta ad ampliare ulteriormente la conoscenza del servizio coinvolgendo anche le Amministrazioni comunali nella diffusione delle informazioni.
Dal 16 settembre al 7 giugno, sono state registrate 47.769 schede di attivazione della Centrale Unica di Carate dal Nea 116117. L’andamento delle attivazioni documenta un’elevata frequenza nelle fasce orarie diurne nelle giornate di sabato e domenica e nelle fasce serali nei restanti giorni della settimana.
Il numero medio di attivazioni nelle fasce orarie diurne è pari a 171, mentre Il numero medio di attivazioni nelle fasce orarie notturne è pari a 95. Ben 70.986 sono le schede registrate nei 270 giorni di osservazione tenendo conto anche dell’attività svolta dalle sedi di Continuità Assistenziale verso gli «autopresentati». Nel periodo osservato, complessivamente, il 33% circa degli assistiti ha fruito del servizio di Continuità Assistenziale senza ricorrere al numero 116117, benché si osservi una riduzione di tale tendenza nel tempo.
Dal 24 agosto è attiva anche l’Assistenza Pediatrica
Dal 24 agosto scorso, infine è attivo anche il servizio di Continuità Assistenziale Pediatrica, quale sviluppo innovativo delle cure primarie per famiglie con figli da zero a 17 anni. In particolare, è stata istituita una Centrale Pediatrica a valle del Numero Europeo Armonizzato 116117 presso la Casa di Comunità di Vimercate attiva il sabato, dalle 9 alle 14, per gestire telefonicamente, e anche in televisita, i pazienti in età 0-17 anni. Da agosto al 31 maggio scorso il Nea ha orientato sulla Continuità Assistenziale Pediatrica 2.093 schede e 1.230 sono stati i casi risolti con televisita o consulto telefonico. Il picco giornaliero di richieste si è registrato a cavallo tra gennaio e febbraio, in coincidenza con il periodo influenzale.