Si ritrovano a scuola a distanza di 52 anni
Il seregnese Maurizio Silva, Luigi Arnaboldi e Antonio Costanzo all’istituto «Ciceri» di Como hanno rifatto la stessa foto dell’esame di maturità
Pelle d’oca, ritrovandosi 52 anni dopo la maturità. Accennando al pianoforte «A whiter shade of pale», pubblicata il 12 maggio 1967 dalla band britannica Procul Harum, impossibile trattenere le lacrime. Colonna sonora di una vita: la canzone della gioventù scapigliata, di quattro amici legati dall’essere stati compagni di classe all’istituto magistrale «Teresa Ciceri» di Como, fino all’esame di maturità nel luglio del 1971.
Si ritrovano a scuola a distanza di 52 anni
La stessa hit che, a distanza di più di mezzo secolo, venerdì 7 luglio ha colorato di emozioni il rendez-vous del seregnese Maurizio Silva, Luigi Arnaboldi, storico direttore della piscina comunale di Olgiate, in pensione dal 2021, entrambi 70enni e nati il 5 luglio, e Antonio Costanzo, 71 anni, di Tavernola (Como). Il quarto compagno di classe, Marco Borghi di Saronno, fisicamente assente - è scomparso sei anni fa - ma più che presente nei cuori e nei pensieri degli amici.
Insieme, hic et nunc, 52 anni dopo la maturità: ancora lì, alle porte dell’istituto magistrale di Como. Dove hanno scattato una fotografia nello stesso posto in cui, nel 1971, una macchina fotografica analogica aveva immortalato la loro gioventù.
«Ci siamo rivisti a distanza di 52 anni del nostro esame di maturità - racconta Luigi Arnaboldi - Abbiamo voluto rifare la fotografia del 1971 alla quale siamo molto affezionati: io e Antonio eravamo compagni di banco, dietro di noi sedevano Maurizio e Marco... Sempre insieme. Abbiamo vissuto gli anni della fine del boom economico, il 1968 e il 1969: l’ondata della contestazione, i picchetti davanti alle scuole, le assemblee. Rivedersi, fuori dalla nostra scuola, fare la stessa foto ma a 52 anni di distanza... Abbiamo chiesto a una passante di scattarcela. Emotivamente è stato fortissimo, con le lacrime agli occhi».
Tutto come allora
Giornata memorabile: come un film da vedere e rivedere, assaporando i sogni vissuti da ragazzi, lo scorrere della vita e degli anni. Il ritrovo alla stazione delle Ferrovie dello Stato a Como. Poi, non solo la tappa all’istituto «Ciceri»: anche una sosta nello storico «Luisita», chiedendo un tavolino per quattro.
«E’ stato come se il nostro amico Marco fosse lì, ancora con noi - continua Arnaboldi - Abbiamo chiesto espressamente un tavolino per quattro persone. Poi il pranzo ai portici Plinio. Infine, tutti a casa mia: abbiamo strimpellato e canticchiato alcune canzoni. Un giorno intero insieme: bellissimo. Al pianoforte ho accennato “A Whiter Shape of Pale” dei Procol Harum e mi sono scese le lacrime».
Il piacere di vedersi e raccontarsi
Per scelta, prima di incontrarsi, nessuno ha inviato agli altri una propria fotografia. Ci si è riconosciuti soprattutto dalla voce.
«Con Maurizio non mi vedevo da 32 anni e con Antonio da 22 anni - aggiunge l’ex direttore della piscina comunale olgiatese - L’idea di ritrovarci tutti, insieme, dopo 52 anni, è stata di Maurizio. Un incontro che più spontaneo di così non avrebbe potuto essere».
Travolgente tuffo nel passato, con un velo di malinconia, ma soprattutto il piacere di raccontarsi. E la pienezza di un abbraccio in cui riconoscersi amici per sempre.