Volontari Versiera Varedo

Si scioglie l’Associazione Vvv: «Buttati fuori da Villa Bagatti»

I Volontari Versiera Varedo lamentano di non essere stati coinvolti dalla Fondazione Versiera: «Ci è stato impedito di svolgere le nostre attività»

Si scioglie l’Associazione Vvv: «Buttati fuori da Villa Bagatti»
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L’Associazione Volontari Versiera non esiste più. Seppur a malincuore, la presidente Isabella Maffeis e i pochi iscritti rimasti hanno deciso di sciogliere il sodalizio nato 13 anni fa per supportare le attività e prendersi cura di Villa Bagatti Valsecchi a Varedo e dell’annesso parco. Realtà che era era arrivata a contare, nel periodo di massimo splendore, ben cento volontari.

Si scioglie l’Associazione Vvv: «Buttati fuori da Villa Bagatti»

Secondo l’associazione, i problemi sono iniziati nel 2020, dopo la chiusura della villa a causa del Covid e poi con l’insediamento dell’attuale Cda della Fondazione La Versiera: «I volontari, dopo migliaia e migliaia di ore donate sono stati letteralmente “buttati fuori” dalla villa» hanno affermato Maffeis e gli altri iscritti.
L’associazione lamenta di non essere stata più coinvolta nelle iniziative e nelle scelte: «E’ venuto meno, da parte della Fondazione La Versiera 1718, quello spirito che dal 2012 ha formato e fortificato il rapporto tra i due enti che hanno collaborato per anni alla gestione e alla valorizzazione di Villa Bagatti Valsecchi: condivisione di intenti comuni, progettazione sinergica delle attività, delibere congiunte sulle varie azioni da compiere per la manutenzione della villa e del parco».

I Vvv hanno voluto ricordare la preziosa opera svolta dal 2012 con pulizie degli interni della villa, cura del parco, opere di piccola manutenzione per mantenere la dimora storica in condizioni di sicurezza, visite guidate, allestimento degli eventi, sorveglianza dei locali e del parco.
«Con profonda amarezza e delusione, essendoci stato impedito di svolgere le abituali attività abbiamo ritenuto non esistano più i presupposti per mantenere in vita l’Associazione Volontari Versiera Varedo il cui scioglimento è stato deliberato a maggioranza nel corso dell’assemblea straordinaria dell’8 aprile» hanno continuato i soci.

Lo scioglimento del sodalizio era stato scongiurato nel 2023 grazie all’intervento dell’Amministrazione comunale che aveva deciso di coinvolgere i volontari nelle iniziative del Comune in Villa Bagatti (a settembre, dopo 3 anni erano state organizzate delle visite guidate), messo a disposizione i locali di via Donizetti come sede e pagato la quota assicurativa dei volontari fino a luglio 2025, ma non è bastato.
La speranza dei volontari è che questo non sia un addio ma un arrivederci: «Termina oggi un viaggio iniziato tanti anni fa, generato da entusiasmo, impegno, complicità, amicizia, partecipazione e intensa passione; il nostro ringraziamento va oggi a tutte le donne, gli uomini, gli anziani, i ragazzi che hanno creduto, amato e costruito la nostra Associazione sperando in una ritrovata rinascita di un patrimonio storico e culturale che ha testimoniato e che, ancora oggi testimonia, la nostra storia».

Molto dipenderà da come si evolverà il futuro di Villa Bagatti che in virtù di una recente sentenza del tribunale deve tornare al proprietario precedente alla Fondazione.

«Avevamo chiesto di fornirci un elenco di volontari con indicate le competenze ma non erano in linea con le esigenze della villa»

Respinge totalmente le accuse di mancata collaborazione mosse dall’Associazione Vvv, il Cda della Fondazione La Versiera: «Noi non abbiamo buttato fuori proprio nessuno - ha premesso il consigliere Manuel Fusi - avevamo chiesto all’associazione di fornirci un elenco di volontari con indicate le rispettive competenze ma non erano in linea con le esigenze della villa. Degli otto nomi forniti si dava disponibilità per la sorveglianza ma una volta che abbiamo organizzato un evento nessun volontario è potuto rimanere fino alla fine». In questi ultimi anni, per la manutenzione di Villa Bagatti, il Cda si è affidato a 5 persone di fiducia. «Abbiamo costituito un apposito registro che include i nomi di volontari che si recano in villa tutti i giorni per tagliare l’erba o svolgere altri lavori - ha continuato il consigliere - la nostra intenzione è stata quella di razionalizzare e dare una logica agli interventi dei volontari».

La Fondazione insiste nel ribadire la propria disponibilità: «Mi dispiace che l’associazione si sciolga perché poteva essere una risorsa, se per “buttare fuori” si intende che abbiamo cambiato le chiavi lo abbiamo fatto perché si verificavano accessi da parte di persone non autorizzate ma la richiesta di collaborazione all’associazione non è mancata. La volontà che guida il nostro operato è quello di salvaguardare e valorizzare Villa Bagatti, anche ospitando manifestazioni importanti come il Fuorisalone».

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