Sono in pensione, ma continuano a lavorare in reparto gratuitamente
La scelta dei medici Sandro Beretta a Francesco Franzoso rimasti in ospedale senza percepire compensi esattamente come Franco Parmigiani un anno fa

C’è la passione per una professione che è anche e soprattutto una missione; e c’è la voglia di continuare a mettere a disposizione le proprie conoscenze e la propria esperienza. Diventa sempre più corposo il gruppo di dirigenti medici dell’ospedale di Vimercate che hanno deciso di mettersi a disposizione dei reparti in cui lavoravano, anche dopo il raggiungimento della pensione. E lo fanno a titolo gratuito.
Sono in pensione, ma continuano a lavorare in reparto gratuitamente
A fare da apripista era stato all’inizio dello scorso anno il professor Franco Parmigiani, a lungo primario dell’Unità di Otorinolaringoiatria. Raggiunto il limite della pensione, non aveva certo appeso il camice al chiodo, chiedendo e ottenendo dalla direzione dell’Asst Brianza un contratto per un altro anno, a titolo gratuito (come previsto dalla normativa) per continuare a prestare la propria opera e trasmettere ai giovani colleghi anche le conoscenze acquisite nell’utilizzo di nuovi macchinari all’avanguardia.
«Ci tengo a proseguire con il lavoro mettendomi a disposizione sopratutto per l’addestramento dei giovani colleghi», aveva spiegato lo scorso anno Parmigiani. Un anno più che positivo tanto che nelle scorse settimane il professore ha chiesto e ottenuto una proroga, sempre a costo zero per Asst, per ulteriori 12 mesi.

Il caso di Parmigiani ha fatto, come detto, da apripista. Nelle scorse settimane il direttore generale Carlo Tersalvi ha firmato infatti altri due provvedimenti di incarico di collaborazione professionale a titolo gratuito, per un anno, a favore di altrettanti medici in pensione da qualche settimana.
Innanzitutto il dottor Sandro Beretta, a Vimercate a 25 anni, ex primario di Neurologia ed ex direttore del Dipartimento Gestionale Internistico Specialistico. Beretta si occuperà quindi di «attività di supporto funzionale - si legge nella delibera - collaborazione all’attività di reparto e consulenza scientifica ed in particolare per l’affiancamento ai dirigenti neurologi nello svolgimento di attività ambulatoriale».
«Con l’età della pensione volevo continuare ad essere medico - spiega il dottor Beretta - Ho avvertito questa cosa come un dovere nei confronti dei pazienti e dei colleghi».
In particolare Sandro Beretta si occupa del laboratorio di epilessia, «che richiede - spiega ancora - una continuità nel rapporto con i pazienti. Molti di loro alla notizia del mio pensionamento erano preoccupati e disorientati. Un discorso simile può essere fatto anche per il “Progetto Dama” (che si occupa di persone maggiorenni con grave disabilità cognitiva, comunicativa e neuro-motoria, ndr)».
E ancora l’affiancamento e gli indispensabili consigli ai colleghi più giovane. «Ho avvertito la necessità di mettermi a disposizione come un dovere - conclude - Una volontà di restituire quello che ho avuto in 40 anni di professione».
Altro incarico simile è stato affidato al dottor Francesco Franzoso, ex direttore dell’Urologia «per lo svolgimento dell’attività di supporto funzionale in sala operatoria e tutoraggio soprattutto per la Chirurgia urologica e laparoscopica avanzata».