Il racconto

«Sono vivo grazie a Panna e Maia»

Il 59enne Alberto Locatelli è stato salvato da due cani della Scuola Salvataggio mentre si trovava in vacanza

«Sono vivo grazie a Panna e Maia»

Salvataggio… a otto zampe. E’ una storia fortunatamente a lieto fine quella che ha avuto per protagonista Alberto Locatelli, 59enne di Cavenago, che lo scorso fine settimana si è ritrovato in una brutta situazione durante un bagno in mare sulle coste di Pescia Romana, in provincia di Viterbo.

«Sono vivo grazie a Panna e Maia»

E se la disavventura si è conclusa con il sorriso il merito è tutto di Panna e Maia, i due cani bagnino che hanno salvato l’uomo dalle acque agitate del Tirreno tirandolo fuori d’impaccio.

Tutto è accaduto in mattinata, durante quella che doveva essere una tranquilla giornata al mare insieme alla famiglia:

«Il mare era un pochino mosso, ma neanche tanto e infatti non c’era nessun segnalo di pericolo o divieto particolare – racconta proprio Locatelli – Io poi solitamente, per precauzione, preferisco fare il bagno dove tocco, proprio per evitare brutte sorprese. A un certo punto, però, non ho più sentito il fondale sotto i piedi: probabilmente con qualche movimento delle onde mi ero ritrovato in un punto più alto. Allora ho dato qualche bracciata per tornare a riva, ma mi sono accorto che ogni tentativo era inutile: più provavo e paradossalmente più mi allontanavo dalla spiaggia».

Un bel guaio, insomma. Anche perché «so nuotare, certo, ma non sono un professionista», dice il 59enne. Che a quel punto ha iniziato sbracciarsi per attirare l’attenzione della moglie, seduta in spiaggia. La donna, scorgendo il marito lontano dalla riva, ha subito capito che qualcosa non andava e ha allertato i soccorsi, che si sono attivati immediatamente. Così, tra le onde, si sono tuffate anche Panna, labrador, e Maia, golden retriever, della Scuola Italiana Cani Salvataggio di istanza proprio nella postazione della spiaggia libera. Gli operatori hanno raggiunto il turista brianzolo e lo hanno messo in sicurezza facendolo agganciare agli imbraghi galleggianti dei due speciali soccorritori a quattro zampe.

“Non mi sono fatto prendere dal panico”

«Mi sono preoccupato parecchio – ha spiegato Locatelli – Non è stata una bella situazione, però quando ho capito di aver bisogno di aiuto non mi sono fatto prendere dal panico, anche per non rischiare di sprecare forze e energie fino all’arrivo dei soccorsi».

Prima di intervenire, hanno provveduto ad allertare il vicino stabilimento Stella Marina con la procedura dei tre fischi di emergenza, cosicché, una volta messo in sicurezza l’uomo, sono stati raggiunti anche dai bagnini in servizio, Carlo Borsi ed Emanuel Fabi. Tutti e quattro insieme hanno riportato a riva l’uomo dopo diversi minuti di intervento e faticando non poco, ma fortunatamente tutto si è concluso per il meglio. Con un bello spavento, certo, ma anche con un gran sospiro di sollievo e qualche sorriso a esorcizzare la paura.

«Tutto è bene ciò che finisce bene – chiosa Locatelli – Come già fatto di persona, colgo l’occasione per ringraziare anche pubblicamente gli operatori delle Unità Cinofile del Sics in servizio sulla spiaggia per la tempestività e la professionalità dell’intervento. E ovviamente grazie a Panna e a Maia, senza le quali oggi probabilmente saremmo qui a raccontare qualcosa di ben diverso».