Esperienza formativa

Specializzanda di Monza pronta a partire per la Tanzania

Dal 25 marzo per sei mesi, sarà all’Ospedale di Tosamaganga grazie al progetto Jpo (Junior Project Officer) di Cuamm che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici

Specializzanda di Monza pronta a partire per la Tanzania
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Specializzanda in Pediatria all’Università degli Studi di Milano Bicocca, originaria di Monza, 29 anni, Marianna Zicoia è pronta per partire per la Tanzania.

Specializzanda di Monza pronta a partire per la Tanzania

Dal 25 marzo per sei mesi, sarà all’Ospedale di Tosamaganga grazie al progetto Jpo (Junior Project Officer) di Cuamm che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici.

«Sono pronta per partire e davvero molto motivata, anche se non manca qualche timore come l'impatto con un ambiente in cui avrò a disposizione meno risorse rispetto al contesto da cui provengo - dice Marianna, che al momento è al quarto anno di specializzazione all'IRCCS San Gerardo dei Tintori e al Centro Maria Letizia Verga di Monza -. Qui in Italia ci sono enormi investimenti sulla salute infantile. Non sarà facile accettare che in paesi come la Tanzania, invece, non è sempre possibile assicurare ai bambini delle cure che per noi sono scontate».

«Siamo molto felici di poter lavorare con un'organizzazione così importante come il Cuamm - commenta Marta Verna, referente del progetto Children Global Medicine del Centro Maria Letizia Verga di Monza -. Questa collaborazione si inserisce perfettamente nell'ambito dei nostri progetti di cooperazione internazionale, attivi fin dal 1986 e rivolti principalmente alla cura delle malattie ematologiche infantili in centro-sud America e in Medio Oriente».

Non è la prima volta

Per Marianna non è la prima volta in Africa: da studentessa di medicina è stata a Wolisso, in Etiopia, con il Cuamm: «Quell’esperienza ha influito sulla scelta della mia specializzazione e mi ha portato anche a dedicare la tesi alla malnutrizione acuta infantile. Ora, però, non sarò più una studentessa che osserva. In Tanzania avrò delle responsabilità importanti a cui rispondere».

È dal 1968 che il Cuamm opera in Tanzania. Nel 2022 ha supportato più di 40 strutture sanitarie con oltre 100 operatori, soprattutto locali. L’Ospedale di Tosamaganga, dove andrà Marianna, e in cui Cuamm è presente dal 1970, ha 192 posti letto e offre servizi a una popolazione di 315.000 abitanti. Situato in un’area rurale, riesce a garantire servizi pediatrici e parti sicur per migliaia di mamme, ma anche prevenzione e trattamento della malnutrizione infantile, cure contro la malaria, la tubercolosi, l’HIV e le malattie croniche come ipertensione e diabete.

Un Paese in costante emergenza

Tre lunghi anni di pandemia hanno purtroppo indebolito un già fragile sistema sanitario e registrato una significativa riduzione dell'accesso agli ospedali. E poi i cambiamenti climatici, la siccità e l'instabilità dovuta ai conflitti. Un terribile circuito vizioso dove povertà, malattia e miseria determinano altra povertà, malattia e miseria. La vita in Africa è una corsa ad ostacoli, una salita accidentata dove fatiche si sommano a fatiche e pesi a pesi, con il rischio finale di rimanere schiacciati e che a pagare siano sempre e solo i più poveri, e le fasce più deboli, mamme e bambini. La sfida è restare accanto alla popolazione africana nelle sue battaglie quotidiane, che diventano ogni giorno sempre più grandi. Per questo, per Medici con l'Africa Cuamm è ancora più importante dare continuità ai progetti e fornire assistenza sanitaria a chi ha più bisogno.

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