Monza

Sport, Tari e oneri di urbanizzazione: ecco le novità del bilancio

Il sindaco Pilotto annuncia: «Nessun taglio nei servizi e pochi rincari. Non peseremo sulle famiglie»

Sport, Tari e oneri di urbanizzazione:  ecco le novità del bilancio
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Sport, Tari e oneri di urbanizzazione: ecco le novità del bilancio di previsione del Comune di Monza.

Sul bilancio pesano le bollette

Una manovra che deve tenere conto dei pesanti rincari dell’energia, ma pure dell’inflazione a doppia cifra. E che, a fronte degli sforzi messi in campo per non andare ad aumentare il costo dei servizi a carico degli utenti, ha comunque visto qualche ritocco verso l’alto.

Ecco cosa cambierà

A Monza si cambierà, a partire dagli oneri di urbanizzazione, passando per lo sport, fino alla Tari (anche se quest’ultimo aumento, come hanno tenuto a sottolineare, «non è stato deliberato dalla Giunta Pilotto, bensì prima del nostro insediamento»).

Previsionale in Aula

E’ stato presentato il bilancio di previsione per il triennio 2023/25, la cui discussione in Aula è cominciata ieri sera, lunedì. Una manovra che nel 2023 vale oltre 595 milioni di euro.

«Nello stilare il bilancio abbiamo ovviamente dovuto tenere conto dell’andamento dei costi energetici - ha esordito il sindaco Paolo Pilotto - Lo scorso anno c’erano a bilancio 6 milioni e mezzo, ora ne abbiamo dovuti prevedere il doppio, anche se col nuovo contratto con ACinque, che contempla la sostituzione di migliaia di pali della luce in chiave di efficientamento energetico, si spera che si potrà andare a risparmiare qualcosa».

Il peso dell'inflazione

A pesare non sono solo i costi di luce e gas, bensì anche l’inflazione.
«Abbiamo deciso che saranno le casse comunali ad assorbire i costi maggiorati dei servizi - ha precisato ancora il primo cittadino insieme al vicesindaco Egidio Longoni - Le quote delle mense non subiranno variazioni, né per i genitori, né per le aziende. Così come non andremo a modificare i costi legati ai servizi sociali».

Palestre e piscine comunali

Per palestre e piscine comunali, tuttavia, un adeguamento è stato previsto. «Le tariffe, in questo caso, aumenteranno in media dell’11 per cento che è pari al valore dell’inflazione. Un’altra novità è legata ai nidi comunali dove il pre e il post verrà scorporato, ma non aumentato».

Per andare a bilanciare i maggiori costi a carico delle casse comunali, l’Amministrazione ha chiesto anche un contributo alle partecipate con una quota di extra dividendi. Mossa, quest’ultima, che vale complessivamente mezzo milione di euro.

Aumentano gli oneri di urbanizzazione

Un’inevitabile variazione al rialzo è stata prevista per gli oneri di urbanizzazione. «Il 2022 ha visto un’impennata dell’inflazione che proseguirà anche nel ‘23 - ha sottolineato l’assessore al Governo del territorio Marco Lamperti - L’indice Istat prevede un aumento dei costi dei materiali che si aggira intorno al 21 per cento. Andremo ad aumentare del 18 per cento in media i costi degli oneri».

Ecco chi pagherà meno

Gli aumenti, però, non interesseranno tutti i tipi di costruzioni.
«Abbiamo previsto una scontistica importante per l’edilizia convenzionata e per quella sociale, nonché su realizzazioni del tipo degli studentato - ha aggiunto l’assessore - Gli oneri saranno più bassi anche per gli esercizi di vicinato e per le strutture ricettive con una metratura inferiore ai 500 metri quadri. Sono sconti per cui la tariffa effettiva andrà a porsi al di sotto di quella attuale».

Sottotetti e aree a uso agricolo

Maggiorati, invece, i costi per il recupero dei sottotetti (più 10 per cento) e per interventi su suolo edificabile ma attualmente in uso agricolo dove il più raggiunge quota 40 per cento «per andare a disincentivare l’utilizzo di questo tipo di aree», ha precisato l’assessore Lamperti.

Il nodo Tari

Sul tavolo la Giunta Pilotto si è trovata anche il nodo legato alla Tari che, complessivamente, aumenterà di circa un milione di euro da ripartirsi sia tra le utenze domestiche che non.
«Non è la Giunta Pilotto che ha aumentato la Tari, sia chiaro - si è affrettato a specificare il vicesindaco Longoni - E’ una decisione deliberata dal Consiglio lo scorso anno».

Si tratta di rincari che varieranno da famiglia a famiglia in base alle metrature dell’immobile e al numero dei componenti.
«E’ difficile dire quanto pagherà di più ogni singola famiglia perché le variabili che determinano la cifra sono molte - ha sottolineato il vicesindaco - Potrebbero andare dai 5 ai 15 euro. Purtroppo ereditiamo un appalto dei rifiuti complesso e ci saranno degli aumenti che non abbiamo deciso noi».

L'Irpef rinviata

In programma c’era anche una modulazione dell’Irpef, ma ogni decisione è stata rimandata.
«Aspettiamo tempi migliori - ha concluso Egidio Longoni - Così decideremo anche alla luce della revisione delle aliquote nazionali. Ci auguriamo che riusciremo a intervenire in tal senso nel 2024».

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