Sport4All... the family: mamma, papà e figlio conquistati dal baskin
I sevesini Giusy Fricano, Luca Rovelli e Giancarlo Nicolò dal 2022 fanno parte della società lentatese
Quando Giancarlo Nicolò, 16enne di Seveso con disabilità psicomotoria, ha iniziato a giocare a baskin, mamma Giusy Fricano, 54 anni, e papà Luca Rovelli, 57, non immaginavano che di lì a poco anche loro sarebbero entrati a far parte della grande famiglia della Sport4All di Lentate.
Sport4All... the family: mamma, papà e figlio conquistati dal baskin
E invece sono rimasti talmente affascinati da questa realtà in cui disabili e normodotati giocano insieme, i limiti si annullano e ognuno viene valorizzato per quello che può dare, poco o tanto che sia, da decidere di mettersi in gioco a loro volta.
«Prima del baskin non conoscevo altri sport veramente inclusivi, chi ha delle disabilità viene spesso lasciato all’angolo - ci ha raccontato Fricano a bordo campo un mercoledì sera al centro sportivo in via Superga, mentre il marito e il figlio si allenavano, indossando rispettivamente le maglie numero 47 e 29 della squadra Lions - Cercavamo un’attività per Giancarlo, a cui a nove mesi è stata riconosciuta una disabilità, anche se non abbiamo mai avuto una diagnosi precisa».
Il ragazzo, che frequenta l’Istituto Padre Monti a Saronno, non ha grosse difficoltà a livello intellettivo:
«Comprende tutto, ma non riesce a concentrarsi. Ha più che altro problemi comportamentali». Mentre dal punto di vista motorio «è un po’ impacciato, non salta dall’alto, ha paura dei burroni...». Fatto sta che il baskin «lo aiuta nella coordinazione e anche a livello psicologico, motivandolo a raggiungere un obiettivo, a non arrendersi. E anche io e mio marito ne traiamo benefici». La coppia, accompagnando il figlio agli allenamenti e alle partite, si è infatti innamorata di questa pratica sportiva a tal punto da non voler rimanere più solo a guardare.
«Mio marito è entrato a far parte della squadra, gioca con Giancarlo - prosegue - A novembre sia io che lui abbiamo deciso di frequentare il corso per aiuto allenatori, per dare un sostegno a chi prepara i ragazzi con passione ed entusiasmo, senza pretendere di più di quello che ciascuno può dare, in base alle sue capacità».«E pensare che non mi è mai piaciuto il basket - ammette Luca, che nel frattempo ci ha raggiunto insieme a Giancarlo - Per il bene di mio figlio mi sto davvero appassionando. Praticare questa attività gli dà la possibilità di fare movimento e anche di socializzare, confrontarsi con tante persone».
«Questo sport mi piace tantissimo - conferma Giancarlo - Mi sento pieno di forza ed energia, mi aiuta a concentrarmi quando devo fare canestro e mi ha permesso di avere nuovi amici». Quindi ride e mostrandoci le braccia aggiunge: «E poi, guarda che muscoli mi ha fatto venire...».