Lo sportello per chi cerca assistenza per anziani e disabili
Nello spazio civico di via Bottego un nuovo servizio rivolto alle famiglie che hanno bisogno di accudire le persone fragili
Un punto d'incontro tra le famiglie con anziani e disabili che cercano un’assistente familiare e coloro che si mettono a disposizione per questo lavoro. E’ il servizio attivo presso l’Ufficio di Piano dell’Ambito territoriale di Seregno, che adesso può contare su un nuovo sportello nel centro civico di via Bottego a Seregno.
Assistenza familiare per disabili e anziani
A Seregno un nuovo servizio presso lo Spazio Incontatto di via Bottego per chi cerca assistenza familiare per anziani e disabili e chi offre questa prestazione. Il servizio gratuito è offerto ai cittadini dei dieci Comuni dell’Ambito di Seregno e si avvale di una rete territoriale di collaborazioni, fra cui gli Sportelli Lavoro, il Centro per l’impiego, i sindacati, i patronati e diverse realtà del Terzo Settore. In poco più di un anno, nonostante le difficoltà provocate dalla pandemia, sono stati raccolti ventiquattro curriculum e prese in carico le richieste di ventisette famiglie alla ricerca di assistenza familiare.
Come funziona il servizio
Il servizio, tramite una apposita piattaforma regionale, gestisce il Registro per assistenti familiari, al quale possono iscriversi i maggiorenni, italiani o stranieri regolarmente soggiornanti, con un'adeguata e certificata formazione ovvero che abbiano svolto una documentata esperienza lavorativa in campo assistenziale. Lo sportello incrocia l'offerta di lavoro con le esigenze delle famiglie, in modo da trovare l’abbinamento più favorevole alle reciproche esigenze.
Le parole dell'assessore ai Servizi sociali
“Lo Sportello per assistenti familiari è un servizio importante per quanti sono chiamati ad accudire una persona fragile, ma anche per le stesse assistenti che possono contare su una struttura di riferimento qualificata - il commento di Laura Capelli, assessore alle Politiche Sociali - Un servizio che quindi viene incontro alle difficoltà quotidiane delle persone. Ora l’obiettivo è quello di promuovere il più possibile questa nuova opportunità”.