Curiosità storica

Spuntano cartoline d'amore legate a Villa Reale

Collezionista cerca l'erede della bella Luigina e del suo capitano Ettore Bornè

Spuntano cartoline d'amore legate a Villa Reale
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Più leggeva quelle cartoline d’amore più nasceva la curiosità di sapere di più di quel valoroso capitano dell’esercito e della sua bella e sfuggente fidanzata. Il collezionista romano Massimo Chiozzi, 41 anni, si è trovato tra le mani una serie di cartoline indirizzate alla monzese Luigina Gallotti, che risiedeva nella Villa Reale, scritte dal di lei innamoratissimo capitano del regio esercito Ettore Bornè. E ora lancia l'appello per saperne di più.

La storia d'amore d'epoca

Una storia d’amore tra pizzi, merletti e spade risalente al secolo scorso, che ha tanto incuriosito Chiozzi dal volerne scoprire di più, ritrovandone magari gli eredi.
«Non hanno un grande valore economico, ma un molto più grande valore storico. Le ho comprate da una signora di Torino che le aveva trovate a casa sua in soffitto quando si è trasferita», racconta Chiozzi che ha lanciato un appello ai monzesi.
Le cartoline coprono un arco temporale dal 1896 al 1903 e sono una serie univoca di corrispondenza perché a scrivere è sempre il capitano che -per la verità - ogni tanto si lamenta con la sua amata Luigina per la minor costanza di lei nel rispondergli. «Lui invece è fedelissimo e non salta praticamente un giorno - racconta Chiozzi - La storia d’amore sarebbe da contestualizzare ma si capisce che prima il capitano scrive alla signora Gallotti che poi diventa la signora Borné quindi nel frattempo si sono sposati. Non solo. Si fa menzione a una piccola e dolce Elena che potrebbe essere la loro bambina».

Ricerche d'archivio

Qualche ricerca Chiozzi la ha tentata e ha scoperto che il Capitano è stato poi promosso a maggiore per meriti di guerra. Ma tante domande restano senza una risposta.
«Sarà mai tornato a casa da lei? E dove sarà andata Luigina e come mai viveva in Villa Reale», si chiede.
Qualche ipotesi si riesce a farla: forse Luigina faceva parte della servitù stanziale in Villa Reale, quella cioè che non seguiva il re, ma che restava alla reggia monzese. «Ho trovato menzione del fatto che nel 1964-69 vivesse in Villa Reale una signora molto anziana che si chiamava Luigina. Che possa essere lei?».
La curiosità di Chiozzi si lega anche alla possibilità di valorizzare questa corrispondenza. Perché sullo sfondo si vede la storia d’Italia. Il capitano di Cavalleria, infatti, girava il Nord d’Italia (e infatti ci sono cartoline di Milano, Lugano, di paesi sul Piave etc) e manda «baci, abbracci e messaggi di amore» alla sua bella. Le confessa anche di «aver chiesto un permesso al Colonnello per andare a trovarla». «Mi piacerebbe scoprire di più, perché il personaggio affascinante è proprio lei, ma di una donna del secolo scorso è difficile trovare notizie.

L'appello a Monza

«Se trovassi gli eredi di Luigina mi piacerebbe molto potergli consegnare queste lettere, ho provato a cercarli anche con il cognome Borné ma non ho avuto riscontri - ha chiosato il collezionista di carte - Secondo me devono tornare al loro posto». Ma se gli eredi non ci fossero a Chiozzi piacerebbe anche poterle dare a chi potrebbe valorizzarle. «Non per restare in uno scantinato, ma per essere messe in mostra in un museo o dove si racconti la storia di Villa Reale allora sì, mi piacerebbe. Sarebbero davvero utili anche per la didattica perché sono un pezzo di storia d’Italia». E di Monza e della nostra Villa Reale.
Chiunque volesse mettersi in contatto con Chiozzi o avesse informazioni per risalire agli eredi delle persone citate può scriverci a redazione@giornaledimonza.it oppure via WhatsApp al 350/1489717.

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