Cesano Maderno

Stangata bollette per il Centro anziani

Nella nuova sede di Cassina Savina costi esorbitanti per il riscaldamento: «Tra poco non riusciremo più a sostenere le spese».

Stangata bollette per il Centro anziani
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Stangata bolletta elettrica per il Centro anziani di Cassina Savina, e l’associazione che gestisce le cinque sedi sparse sul territorio, preoccupata, chiede aiuto all'Amministrazione comunale. Il presidente Claudio Coloretti nei prossimi giorni incontrerà il sindaco Maurilio Longhin per presentargli il problema. I soci del sodalizio ne hanno discusso mercoledì nella sede centrale di Binzago, nel corso dell'assemblea annuale per l'approvazione del bilancio.

Stangata bollette per il Centro anziani

Nazario Panarotto

A Cassina Savina, dove il Centro anziani, a fatica, lo scorso ottobre ha trovato «casa» in una proprietà privata di via Don Luigi Viganò, la situazione è atipica: «Prima che l’Amministrazione comunale ci chiedesse di lasciare alla scuola primaria i locali di via Diaz, nel 2019, avevamo cinque Centri in comodato d’uso e versavamo poco meno di 6mila euro all’anno al Comune per luce, acqua e gas più l’affitto della sede dell’associazione - spiega il vicepresidente-segretario Nazario Panarotto, segretario provinciale e consigliere nazionale di Ancescao: - Ora a Cassina Savina non occupiamo più una proprietà comunale. L’affitto lo paga la scuola a cui il Comune ha assegnato la nostra vecchia sede e noi, dato che il Comune non è intestatario delle utenze, paghiamo acqua, corrente e spese condominiali per poi scalare la spesa dalla somma che dovremmo versare annualmente al Municipio. Ma questo accordo non può durare: piano piano stiamo esaurendo le risorse a nostra disposizione e non possiamo permettercelo: ne va del futuro dell’associazione».

 

 

 

Claudio Coloretti

Dalla sua apertura, la sede, negli ex locali di un supermercato al piano terra di un complesso condominiale, ha segnato un consumo elettrico di più di 4mila euro. «La bolletta di novembre, la prima, era di 388 euro, quella di marzo è arrivata a 1.100 euro e ci aspettiamo lo stesso per aprile - spiega il presidente Coloretti - I locali non hanno termosifoni ma condizionatori a pompa di calore che consumano tantissimo. E non ce l’aspettavamo».

Il 2022, un anno di transizione

Un grattacapo, quello del salasso bollette, di cui l’associazione farebbe volentieri a meno. Spiega il presidente: «Dopo la pandemia, che per noi purtroppo ha significato anche perdere tanti volontari e tanti soci, vittime del Covid, il 2022 sarà un anno di transizione: c'è chi non si sente ancora tranquillo a tornare a frequentare i Centri e chi, dopo due anni di lontananza dagli impegni, ha deciso di fare altro. La situazione economica dell'associazione è buona, come attesta il bilancio 2021, che si è chiuso con un attivo di 30mila euro, ma solo perché abbiamo fatto “le formichine”». Tra gli anziani di Cassina Savina serpeggia il timore per la chiusura del Centro ma Coloretti è convinto che «con l'Amministrazione troveremo una soluzione, a salvaguardia dell'associazione tutta». La garante del Centro di via Don Luigi Viganà, Anna Papantonio, non nasconde la preoccupazione: «Dopo tutti gli sforzi che abbiamo fatto per trovare una nuova sede, quando il Comune ci ha chiesto all’improvviso di lasciare la vecchia, non vogliamo rinunciare al nostro punto di ritrovo. Stiamo a vedere quello che succede, speriamo bene».

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