Stmicroelectronics: scatta lo sciopero contro i tagli

Le Rsu hanno proclamato uno stop di 8 ore per ribadire la contrarietà al Piano industriale presentato dalla multinazionale.

Stmicroelectronics: scatta lo sciopero contro i tagli
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Otto ore di sciopero per dire no ai tagli e difendere il futuro del sito di Agrate Brianza.

Lo sciopero dei lavoratori di StMicroelectronics

E' quanto hanno proclamato per martedì e mercoledì 20 e 21 maggio, le Rsu della sede di via Olivetti della multinazionale italo-francese Stmicroelectronics.

La posizione delle Rsu

"Nelle ultime settimane in tanti abbiamo assistito al deprimente spettacolo della presentazione di un piano industriale definito con un eufemismo “strategico”, ma che per il sito di Agrate si traduce in tagli occupazionali e zero investimenti - fanno sapere le rappresentanze sindacali unitarie che fanno il punto anche sui vari reparti - I risultati disastrosi dell'attuale top management vengono fatti pagare tutti al sito di Agrate: verranno trasferiti molti dei nostri prodotti in altri siti dell’azienda ma anche infoundries cinesi con la chiusura di AG8 e EWS. Alla luce di questi trasferimenti si prevedono per il nostro sito 1.500 esuberi nonostante le "rassicurazioni" di ridurli a 800. Non si prevede nessuna strategia di ripresa, dato che non si investe in R&D di prodotto o di processo e non c’è l’ambizione di sviluppare nuove tecnologie. Per R3 si prospetta la saturazione di solo metà della sua capacità produttiva entro il 2027, con il rischio serio di vedere i nostri prodotti spostati nel fab Crolles300 avviato danni e in espansione con investimenti certi e sostanziosi".

"Di fronte a queste scelte, miopi sul futuro e irriconoscenti rispetto a tutti gli sforzi fatti fino ad ora dai lavoratori e dalle lavoratrici (i prodotti principali di Agrate, non hanno sofferto come tutti gli altri prodotti corporate in questi ultimi due anni!) - prosegue la nota -  rigettiamo completamente il piano industriale proposto dal management e, soprattutto, le sue ricadute occupazionali; chiediamo al Governo italiano, in quanto azionista di ST, di fermare questo piano e di pretenderne uno nuovo che garantisca lo sviluppo di Agrate contribuendovi con investimenti pubblici; non vogliamo discutere un piano che pare l’eutanasia del sito di Agrate!".

L'appello alla mobilitazione per il 20 e 21 maggio

"Mobilitiamoci e lottiamo per difendere i posti di lavoro e il futuro del sito di Agrate". Lo sciopero incomincerà martedì 20 maggio con il secondo turno, di notte, per poi proseguire mercoledì 21 maggio, dalle 5.30 alle 14.30 con un presidio davanti ai tornelli di via Olivetti.

Il segretario di Fim Cisl: "Piano da cancellare"

Sulla vicenda è intervenuto anche Enrico Vacca, segretario generale FIM CISL Monza Brianza Lecco.

"Con il comunicato dell'RSU si apre la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di ST Agrate contro il piano presentato dall'azienda che abbiamo già rigettato in occasione dell'incontro del 22 aprile. Venerdì 16, nel pomeriggio, si terrà l'incontro con il Ministro Urso, sempre in regione Lombardia. Alla luce degli sviluppi avvenuti nel periodo seguente all'incontro del 22 aprile, non potremo fare altro che affermare davanti al ministro la necessità che questo piano venga cancellato e riscritto integralmente. Il ministro Urso, assieme al ministro Giorgetti e a tutto il governo, chiediamo che metta in campo un'azione politica forte, perché la realizzazione anche parziale, che tra l'altro sta incominciando in questi giorni, di quel piano, significerebbe sostanzialmente il ridimensionamento del sito di Agrate a un sito di importanza secondaria Dal punto di vista scientifico e industriale e occupazionale. Un prezzo che l'Italia, il territorio della Brianza e ST Agrate non possono pagare".

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