Strage di via D'Amelio: "Una ferita sempre aperta, non so avremo mai giustizia"
A 32 anni dall'attentato, Giusi Traina di Nova Milanese continua a invocare la verità per gli agenti della scorta, tra cui il fratello Claudio, e per il giudice Borsellino
Strage di via D'Amelio: "Una ferita sempre aperta, non so avremo mai giustizia". A 32 anni dall'attentato, Giusi Traina di Nova Milanese continua a invocare la verità per gli agenti della scorta, tra cui il fratello Claudio, e per il giudice Borsellino
Ferita sempre aperta
“E’ una ferita sempre aperta, non so se per mio fratello e per le altre vittime avremo mai giustizia”.
Nell’anniversario della strage di via D’Amelio la novese Giusi Traina, sorella di Claudio Traina, poliziotto della scorta di Paolo Borsellino, rinnova con determinazione l’appello alla memoria e alla ricerca di verità per l’attentato di 32 anni fa Palermo in cui furono uccisi il giudice antimafia e i cinque membri della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e, appunto, Claudio Traina.
La Messa oggi a Nova Milanese
Da cinque anni a questa parte, il 19 luglio, giorno dell’anniversario della strage, Giusi fa celebrare in chiesa Sant’Antonino Martire a Nova Milanese una Messa di suffragio per suo fratello e le altre vittime di via D’Amelio. Oggi, venerdì, la funzione inizierà alle 18,15.
La docuserie in onda stasera su Rai3
Trapiantata al nord da decenni ma residente in città da trenta, oggi, venerdì 19 luglio Giusi doveva essere a Palermo per assistere in Questura all’anteprima riservata ai famigliari delle vittime della puntata dedicata a suo fratello della docuserie "I ragazzi delle scorte – Ricordo tutto" che sarà poi trasmessa in serata su Rai 3.
“Sarei andata volentieri in Questura e a ricordare mio fratello ma queste giornate preferisco trascorrerle in maniera più intima, restando a casa – ha raccontato la novese – sono anni che non partecipo più alle commemorazioni ufficiali perché mi sembra siano diventati momenti spettacolarizzati, quindi in via D’Amelio ci andrò più avanti, per conto mio, in un giorno qualsiasi”
I processi e la ricerca della verità
Dalla strage del 1992 a oggi si sono susseguiti vari processi, ora presso il Tribunale di Caltanissetta ci sono sotto indagine anche dei poliziotti accusati di aver depistato le indagini. Giusi non usa giri di parole per esprimere tutta la sua indignazione per la verità che tarda ad arrivare:
“Sono stanca e disgustata, per noi parenti questa è una ferita sempre aperta, mi chiedo se avremo mai giustizia”.
Nella scorta di Borsellino all'insaputa dei famigliari
Claudio Traina era entrato il Polizia giovanissimo per seguire le orme del fratello maggiore Luciano. Nel 1990 fu assegnato all’ufficio scorte ma per non far stare in pensiero i famigliari aveva parlato del suo incarico solo al fratello poliziotto. La notizia dell’attentato, appresa da Giusi mentre guardava la televisione, fu un vero shock. Claudio aveva solo 27 anni.
L'incontro con Lucia Borsellino
A maggio Giusi aveva incontrato Lucia Borsellino, la figlia del giudice, in occasione della proiezione dell’anteprima della puntata della docuserie dedicata a Emanuela Loi:
“E’ una famiglia di belle persone, umili, io e Lucia ci siamo abbracciate a lungo, è stato molto emozionante. Siamo unite nel dolore e nella sete di giustizia”